ROSELLE – “Mesopotamia in memoriam. Appunti su un patrimonio violato” del regista veneziano Alberto Catellani ha vinto la terza edizione di “Roselle Archeofilm – Premio “O. Fioravanti” che si è conclusa ieri, domenica 18 luglio.
Al centro della pellicola l’affascinante “terra tra i due fiumi” dalla nascita della cultura urbana fino ai devastanti saccheggi e alle distruzioni operati dall’Isis e non solo.
Il pubblico, in qualità di giuria popolare, non ha avuto incertezze e ha decretato vincitore, con un notevole distacco di voti, il film tutto italiano di Alberto Castellani che indaga sulla storia della Mesopotamia e in particolare sulla grande stagione della nascita e sviluppo della cultura urbana in Iraq fino alle devastanti distruzioni del suo patrimonio archeologico.
Ospite della serata conclusiva Simona Rafanelli, direttore Museo Archeologico “I. Falchi” di Vetulonia, che, intervistata da Piero Pruneti, direttore di “Archeologia Viva” (Giunti Editore), ha parlato dei rapporti tra Vetulonia e Taranto ovvero tra la Maremma etrusca e la Magna Grecia anche alla luce della mostra “Taras e Vatl. Dei del mare, fondatori di città” in corso al Museo di Vetulonia.
La manifestazione è stata organizzata da “Archeologia Viva/Firenze Archeofilm” con Direzione Regionale Musei della Toscana / Area archeologica nazionale di Roselle e Associazione M.Arte.
Il Festival, sostenuto da Santina Grotto, si è svolto con il patrocinio di Comune di Grosseto in collaborazione con Museo Archeologico e d’Arte della Maremma, Fondazione Grosseto Cultura; con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e la partecipazione di Conad e Banca Tema.