CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – «Chiediamo scusa a tutta Castiglione della Pescaia». Così, con una lettera, gli artefici dei danneggiamenti alla fontana di via Garibaldi si scusano per il gesto compiuto.
La lettera, a firma dei tre responsabili, è arrivata ieri sulle scrivanie del sindaco Giancarlo Farnetani e della sua vice Elena Nappi. I danneggiamenti sono stati compiuti nella notte fra domenica e lunedì, durante i festeggiamenti per la vittoria della nazionale italiana.
«Scrivendo all’amministrazione pubblica, chiediamo scusa a tutta Castiglione della Pescaia – inizia così la lettera – per il gesto compiuto. Non ci sono parole per giustificare quanto accaduto, le nostre intenzioni non erano quelle di provocare un danno ad un bene simbolo della comunità castiglionese, ma è stato un gesto di eccessiva euforia in un momento di grande gioia come la vittoria dei campionati europei da parte dell’Italia. Un modo di esprimere la felicità, scaturita da questo evento decisamente troppo eccessivo del quale oggi siamo consapevoli della gravità e per questo siamo a chiedere pubblicamente scusa a tutti i nostri concittadini, assumendoci le responsabilità e le conseguenze che questo gesto avrà e mettendoci a disposizione per il risarcimento dei danni provocati».
La perfetta e veloce azione investigativa svolta dai Carabinieri della stazione di Castiglione della Pescaia ha portato in pochi giorni ad individuare chi sono stati i giovani che domenica scorsa si sono resi protagonisti della bravata che ha provocato danni alla fontana di piazza Garibaldi, una fontana monumentale risalente ai primi del 1900, di alto valore artistico-culturale, sottoposto alla tutela della Soprintendenza di Siena, e di gran valore anche affettivo per i cittadini di Castiglione della Pescaia. Un danno ingente, tuttora da quantificare in maniera esatta.
Gli accertamenti dei carabinieri erano partiti subito: determinante è stato anche il contributo di alcuni passanti i quali, osservando il comportamento dei ragazzi, avevano filmato la scena, consegnando successivamente i video ai militari della stazione, i quali, dopo aver visionato il tutto, erano riusciti a profilare alcuni volti, grazie anche alla conoscenza diretta che gli stessi carabinieri hanno con i concittadini, che infine hanno portato all’individuazione dei responsabili: si tratta di due maggiorenni, 18 e 19 anni, e di un minore, tutti residenti a Castiglione.
«Il territorio di Castiglione della Pescaia – spiegano Farnetani e Nappi – grazie al progetto #castiglionesicura, ormai da anni è monitorato da oltre 100 telecamere posizionate nei punti strategici sia del capoluogo che delle frazioni, garantendo così una maggiore sicurezza a residenti e turisti e anche un’agevolazione per lo svolgimento del controllo da parte delle forze dell’ordine e del Comando di polizia municipale».
«Nel corso degli anni – ricordano gli amministratori – queste telecamere sono state un prezioso deterrente e contestualmente hanno reso possibile rilevare puntualmente atti vandalici o abbandoni selvaggi che deturpano l’ambiente ed il buon nome di un territorio, per questo invitiamo tutti i nostri frequentatori ad assumere un atteggiamento responsabile nei confronti della comunità che li ospita o in cui vivono, perché il paese è come la nostra casa e va curato in ogni suo aspetto».
«Dopo aver letto la lettera – spiegano Giancarlo Farnetani e Elena Nappi – abbiamo deciso di aprire un confronto condiviso dai Carabinieri con questi ragazzi e nel lungo incontro che si è tenuto nel pomeriggio di ieri all’interno della caserma, si è cercato di far comprendere le gravi conseguenze del gesto compiuto».
«Questo episodio ci permette di ribadire – concludono sindaco e vice – la presenza costante e vigile su tutto ciò che accade nel territorio dell’amministrazione comunale, che lavora ogni giorno, anche senza pubblicizzare sui social il suo operato, sempre pronta ad intervenire nelle modalità più idonee per salvaguardare il nostro paese».