MARINA DI GROSSETO – “Un passo indietro nella raccolta dei rifiuti in quanto non permette una migliore differenziazione né una riduzione degli stessi. É oramai chiaro che questo progetto è l’ennesimo fallimento dell’Amministrazione Comunale di centro destra del sindaco Vivarelli Colonna”. Lo dichiara Davide Bartolini segretario del circolo Pd di Marina di Grosseto in merito al nuovo sistema di raccolta della spazzatura con i cosiddetti “cassonetti intelligenti”.
“Oramai il lamento e le denunce dei cittadini al continuo abbandono di rifiuti ai margini delle strade è diventato roboante – aggiunge Bartolini – e non si può sentir dire dalla Giunta Comunale che “la situazione è sotto controllo ed è sicuramente migliorata. Che ci sono ottimi risultati rispetto alla precedente modalità e che gli spazi sono più puliti e il conferimento è sotto controllo”.
Sindaco e assessori forse vivono su Marte perchè nella realtà questi cassonetti non riescono nemmeno a contenere i sacchi di rifiuti. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: questi “cassonetti” sono subissati da rifiuti di ogni genere, “comodamente” appoggiati a terra nell’attesa del ritiro. Una situazione – continua il segretario Pd – che di fatto non fa altro che arrecare un disagio costante, in barba alla tanto evocata strategia dei “rifiuti zero”, crea degrado e i sacchetti della spazzatura per strada diventano il biglietto da visita della città per i turisti. È arrivato il momento di dirlo: Il sistema dei cosiddetti “cassonetti intelligenti” di intelligente ha ben poco se non un’apertura automatica accessibile solo con un’apposita tessera elettronica. Un sistema – sottolinea – che ha comportato un enorme investimento iniziale, dei costi di manutenzione notevoli, con un aggravio pesante e che non consentirà mai al calcolo di una tariffa puntuale premiante per quei cittadini che fanno la raccolta differenziata correttamente, e soprattutto, l’impossibilità dei controlli vanifica tutti gli sforzi. Per questo chiediamo al Comune di dire basta alle tessere e di riaprire i cassonetti Bisogna avere fiducia nei cittadini che differenziano senza bisogno della tessera verde”, conclude Davide Bartolini.