SEGGIANO – «Giunge davvero come una presa in giro la comunicazione arrivata dall’Asl Toscana Sud-Est a mezzo stampa e sui social». Non nasconde la sua irritazione il commissario della Lega in Amiata e consigliere comunale a Seggiano Gilberto Alviani.
«Ma cosa significa “sono aperti due nuovi ambulatori di medici di medicina generale a Seggiano?” – si chiede -. Come si può avere cosi tanta sfacciataggine nell’asserire una cosa del genere? Come si può ritenere di avere il diritto di prendere in giro i cittadini seggianesi»?
Alviani ripercorre l’accaduto: «Il servizio – afferma – dal giorno 8 luglio si riduce a sole tre ore a Pescina, il martedì mattina e a tre ore a Seggiano il giovedì pomeriggio. In realtà siamo passati da avere un medico a non averlo praticamente più. Stiamo davvero toccando il fondo. Che il medico fosse stato prossimo al pensionamento lo si sapeva da mesi e oggi è questa la soluzione proposta? Un paese come Seggiano sempre più popolato da persone anziane e dunque fragili si deve sentire tutelato da queste “soluzioni”? No, certamente no, ci attiveremo come forza politica a tutti i livelli».
Alviani ha chiesto l’intervento del consigliere regionale della Lega e vicepresidente della commissione sanità Andrea Ulmi. «Quanto accaduto a Seggiano è davvero inaccettabile – afferma Ulmi – ed è un tema su cui mi sono battuto da tempo. Solo pochi giorni fa in consiglio regionale abbiamo approvato all’unanimità una risoluzione, di cui ero primo firmatario, allegata al Psr per il potenziamento della medicina territoriale e mi pare evidente che questa decisione sia contraria all’indirizzo dato dal consiglio regionale. Mi assicurerò che non siano violate le norme previste, soprattutto se le ore di ambulatorio siano congrue per il numero di assistiti».
Alviani chiude senza risparmiare critiche al Comune di Seggiano. «Anche stavolta – conclude il consigliere comunale e commissario della Lega Amiata – ci troviamo da soli ad affrontare una grave criticità del nostro territorio criticità che inesorabilmente ricade sulla nostra gente, l’amministrazione con il suo primo cittadino, adesso anche presidente dell’unione dei comuni, non risultano pervenuti».