FOLLONICA – È un racconto dell’orrore, di una violenza inaudita e incomprensibile, quello degli abitanti del palazzo nella zona di Sanvenero, vicino ai Palazzi Rossi, che hanno passato un’autentica notte da incubo quando ieri sera intorno alle ore 23.30 un uomo ha colpito la vicina di casa alla testa con un martello.
La tragedia si è consumata al terzo piano del condominio, in cui da qualche anno abita anche l’aggressore, un uomo di origini nordafricane.
Il suo appartamento, un monolocale di circa 40 metri quadri, si trova accanto all’ascensore.
È stato proprio lì, davanti alla sua porta, il punto in cui ha compiuto il folle gesto aggredendo e ferendo gravemente la signora di 69 anni.
«Il ragazzo – ricordano i condomini – abita nel nostro palazzo da circa cinque anni e in passato è sempre stato una presenza normalissima: salutava e andava al lavoro. Poi la scorsa estate qualcosa è cambiato; sembrava nervoso, si lamentava di tutto ed era perfino scontroso. Ha vomitato più volte nel cortile e anche in ascensore e una sera ha aggredito verbalmente, ma con violenza, una signora, perché secondo lui stava chiacchierando a voce troppo alta».
I condomini avrebbero segnalato le aggressioni verbali dell’uomo alle forze dell’ordine anche perché quest’estate era peggiorato visibilmente. «Ieri mattina – raccontano – un signore gli è passato accanto e lui gli ha detto con tono minaccioso “Guarda che ti ho visto. Non mi osservare così eh, stai attento a come mi guardi”. Il signore l’ha ignorato, ma alla sera è successa questa tragedia e siamo tutti sotto choc».
Il racconto dei testimoni è raccapricciante e spesso la loro voce si interrompe nel ricordo del terrore vissuto: una tranquilla sera d’estate che si trasforma in inferno per chi in quei minuti si trovava al terzo piano.
«Ad un certo punto abbiamo sentito delle urla fortissime seguite da dei tonfi e poi di nuovo urla. Ci siamo affacciati e c’era sangue ovunque». A quel punto i condomini si sono barricati dentro le proprie abitazioni mentre sentivano i gemiti della donna e l’aggressore alla ricerca di altre vittime. «Ha bussato alle porte – ricordano – ed eravamo terrorizzati. Chi aveva familiari che dovevano ancora rincasare ha cercato di avvisarli di non fare ritorno. Da dentro gli appartamenti dicevamo anche alla signora che stavano arrivando i carabinieri e di tenere duro, che ce l’avrebbe fatta».
«Poi c’è stata la svolta – dicono -. Un uomo, senegalese, anche lui abitante al terzo piano del palazzo, si è fatto coraggio e ha immobilizzato l’aggressore. Sembra che non fosse riuscito a contattare la moglie incinta che proprio in quei minuti sarebbe dovuta rientrare a casa. È stato un gesto eroico. Senza di lui non sappiamo come sarebbe andata a finire. È riuscito a tenerlo fermo fino all’arrivo dei carabinieri, due militari. Alla fine il personale sanitario l’ha sedato e l’hanno portato via».
La vittima dell’aggressione, una signora di 69 anni, che era a Follonica in vacanza con i nipoti, è stata trasportata con Pegaso alle Scotte di Siena dove tuttora lotta tra la vita e la morte.
«Speriamo che ce la faccia» si augurano i suoi vicini.
«È stato un momento terribile – concludono il racconto – che resterà nella memoria per sempre. C’era sangue dappertutto e ancora stamattina si sente fortissimo l’odore».