ORBETELLO – «Salute e sanità, spesso i significati di queste due parole si mischiano, sovrappongono e contraddicono. Sono entrambe legate alla qualità della nostra vita sia dal punto di vista fisico che psicologico. La salute è qualcosa che travalica l’altra, e unisce le persone nell’idea di cura». È questo il pensiero del candidato sindaco di Orbetello Mario Chiavetta.
«Un Comune – afferma – deve, a mio parere, difendere il benessere dei propri cittadini raccordando e intervenendo su tutti i punti che generano o possono generare malessere. Ognuno di noi, infatti, incontra ed è soggetto (spesso passivo) di disservizi diffusi o specifici su cui è possibile e giusto intervenire».
Ecco come Mario Chiavetta vede il futuro della sua comunità: il programma.
Gli spazi di incontro esterni
«Condividere e incontrarsi non può essere lasciato all’iniziativa personale – sostiene Chiavetta -. Tra le priorità c’è quella di ripristinare un tessuto di luoghi e occasioni in cui le persone possano avere il piacere semplicemente di incontrarsi. Il parco dell’Idroscalo a Orbetello è un esempio, bisogna renderlo bello e sicuro. Altri spazi su Albinia, Fonteblanda e Talamone devono essere ripensati per questo scopo primario. I giardini terapeutici (Healing Gardens) saranno pensati per favorire il benessere, studiati per rilassare, calmare, riabilitare attraverso il contatto con la natura, il verde, i profumi dei fiori.
Gli spazi di incontro della memoria
«La ricerca storica è importante come la condivisione e la conoscenza delle radici di Orbetello – prosegue Chiavetta -. Recuperare e condividere garantisce la crescita del valore di appartenenza e la maturazione del legame non superficiale con la propria comunità. Faremo i laboratori della memoria, dove i più anziani e gli studiosi potranno trasmettere le loro conoscenze ed esperienze a partire dalla storia anche minore, per arrivare all’orticoltura, il piccolo artigianato, la pesca, la riparazione delle reti ecc. Renderemo centrale, in questo percorso, la biblioteca comunale e le associazioni che si occupano di rievocazioni storiche.
Il territorio che ci circonda
«Non basta la bellezza per rendere viva una comunità – afferma il candidato -. Anche la bellezza bisogna governarla proprio per non rischiare di perderla. La manutenzione del verde pubblico, delle strade, della Laguna sono essenziali. Si vive meglio in un luogo ordinato e pulito. Per prima c’è la bonifica della ex Sitoco, poi viene la proliferazione delle alghe, infine c’è un progetto di manutenzione del decoro urbano nella sua complessità».
Tutti insieme, senza lasciare indietro nessuno
«Per Orbetello è importante ripartire dopo cinque anni di stasi e dopo la pandemia. Sarà possibile se lo faremo tutti assieme recuperando anche le sacche di povertà determinate dalla fase vissuta. Tutti, dunque, senza nascondere le difficoltà di alcuni, cercando di recuperare alla comunità anche le persone più deboli, progettando un nuovo sistema sociale e generativo. Alle difficoltà si risponde con i servizi dedicati, modificando le regole di accesso per i nidi dell’infanzia, e rendendo il costo più accessibile alla famiglie; stabilizzando i centri estivi e promuovendo cooperative giovanili che a costi contenuti forniscano un servizio estivo alle famiglie; introducendo i “Micro asili di Vicinato “; favorendo le politiche abitative per le giovani coppie».
Le donne e i giovani, innanzitutto
«Nelle crisi sono le donne e i giovani a pagare il prezzo più alto. Molte donne hanno perso il lavoro o subito una progressiva dequalificazione, hanno viste mutate le condizioni famigliari. La loro tutela passa da maggiori servizi e dal contrasto alla violenza di genere attraverso l’apertura di un punto di ascolto e la riapertura della struttura per accoglienza temporanea delle donne maltrattate.
Per i giovani lo spazio di intervento è vasto. Si tratta di favorire l’offerta culturale e di intrattenimento del territorio, creare opportunità di lavoro qualificato collegato con la valorizzazione e la tutela della loro origine».
Gli spazi di incontro sanitari
L’ospedale, le strutture sociali e sanitarie non sono semplicemente un servizio. Garantiscono serenità con la loro presenza ed efficienza. Il Comune dovrà presidiare il loro funzionamento, valorizzare all’interno del tessuto sociale i professionisti che ci lavorano, monitorare la programmazione attraverso un co-governo delle strategie socio-sanitarie. Non saranno ammesse deroghe.
La sanità pubblica
Crescere e non difendersi. È finita la stagione della difesa del sistema di sanità pubblica. La pandemia ha dimostrato che senza un solido sistema sanitario pubblico la nostra società è destinata a subire crisi continue. Quindi l’Ospedale di Orbetello non si discute, anzi, si potenzia con le risorse che arriveranno dal Recovery plan. L’obiettivo sarà costruire un sistema territoriale solido in cui coinvolgere i medici di base, in cui la casa della salute sia lo snodo centrale di servizi sanitari intorno cui far ruotare il benessere dei cittadini.
«Questo e molto altro è la nostra idea delle modalità per far stare bene la nostra comunità – conclude Mario Chiavetta -. Tra tutte c’è anche la ricerca di far corrispondere il prelievo di tasse e tariffe con la qualità e l’universalità dei servizi prodotti, c’è un’attenzione quotidiana alle nostre persone e ai nostri luoghi».