GROSSETO – La Regione Toscana ha approvato il nuovo calendario venatorio per la stagione 2021-2022.
Il WWF «esprime soddisfazione per l’esclusione, finalmente, dalla lista delle specie cacciabili di due specie in declino come Moriglione e Pavoncella», ma sottolinea anche come, «per ottenere questo risultato, sono stati necessari due ricorsi al TAR vinti negli scorsi due anni dalle Associazioni ambientaliste WWF, LIPU, LAV e ENPA a fronte di precise indicazioni da parte dell’Unione Europea e del Governo sulla necessità di tutela di queste specie».
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«E c’è anche chi, nel mondo venatorio, parla già di impegni presi dall’assessore a reintrodurre queste due specie fra quelle cacciabili tramite un provvedimento successivo specifico. Confidiamo che l’assessore Stefania Saccardi vorrà smentire questa voce, perché altrimenti sarebbe un atto gravissimo nei confronti della nostra fauna e delle indicazioni dell’Europa e della Scienza. Altre importanti indicazioni del mondo scientifico sono state ancora una volta ignorate, in particolare riguardo ai periodi di prelievo, concessi in modo troppo esteso per molte specie (come anatidi e acquatici in genere, turdidi, beccaccia) rispetto a quanto indicato dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) e soprattutto perché si prevede ancora la possibilità di andare ad approvare (con successivo specifico provvedimento) l’apertura anticipata ai primi di settembre» afferma il delegato regionale del WWF per la Toscana Roberto Marini.
«L’apertura anticipata, infatti, pur se fosse limitata a due specie (Tortora e Storno) come già è stato l’anno scorso, è comunque una forma di caccia di gravissimo impatto. Si fa presente come sarebbe particolarmente grave una eventuale concessione della preapertura alla Tortora (come fu l’anno scorso, anche in quel caso con provvedimento separato successivo), specie dichiarata ufficialmente dall’Unione Europea in situazione critica e pertanto da tutelare. Inoltre, permettere la caccia ai primi di settembre significherebbe portare disturbo e danno indiretto e diretto anche a tutte le altre specie in un momento dell’anno particolarmente critico per la situazione in genere siccitosa di fine estate, per la presenza ancora di giovani dell’anno non del tutto autonomi, per il fatto che il fine estate è la fase fondamentale di preparazione alla migrazione per le tante specie migratrici» prosegue il Wwf.
«Si tratta quindi ancora una volta, in particolare se si andrà effettivamente ad approvare anche la preapertura, di un calendario tarato più sui desideri del mondo venatorio che sulle esigenze di tutela della fauna selvatica, patrimonio di noi tutti, e sulle indicazioni della scienza. Quando la Regione Toscana si deciderà a dare la precedenza al bene comune rispetto agli interessi del mondo venatorio? Si potrebbe partire a farlo dal non concedere quest’anno la preapertura. Ma, al momento, non sembra che la direzione sia questa».