GAVORRANO – «Come è noto, si è svolta lo scorso 17 giugno, l’assemblea Ato rifiuti, in cui i 104 Comuni che ne fanno parte, si sono dovuti esprimere in merito ai Pef (piano economico finanziario) comunali 2021, sui quali verranno calcolate le tariffe Tari da portare poi in discussione nel consiglio comunale di fine mese».
Sono questo le parole di Andrea Biondi, sindaco di Gavorrano e Francesca Bargiacchi, assessore all’ambiente per quanto riguarda la tassa sui rifiuti, Tari.
«Il Pef di Gavorrano – spiegano in una nota – vede un aumento lordo di 11,99 per cento in due anni. Il riferimento infatti è il Pef 2019 che avevamo riconfermato anche nel 2020 con le relative tariffe.
Questo aumento, derivante dall’introduzione del nuovo metodo di calcolo Arera, organo nazionale di garanzia in ambito di energia e gestione dei rifiuti, ci vede naturalmente fortemente critici, pur rispettando il lavoro svolto dalla struttura tecnica di Ato Rifiuti Toscana Sud Est, del quale il nostro comune fa parte insieme ai comuni delle provincie di Arezzo, Grosseto e Siena, che ha permesso di limitare l’aumento conseguente alla cruda messa in pratica dei nuovi criteri di calcolo Arera».
«Per andare incontro agli utenti e cittadini – scrivono Biondi e Bargiacchi – gli aumenti saranno calmierati, a seguito delle delibere approvate nel consiglio comunale dello scorso 28 giugno, in modo considerevole grazie all’impiego dei fondi comunali pari a circa 300 mila euro, soprattutto a vantaggio delle utenze non domestiche, quelle stesse attività produttive che a causa della pandemia, rischiano di subire i principali danni economici per la propria sussistenza».
«La giunta comunale – proseguono – vuole così dimostrarsi nei fatti un sostegno del tessuto produttivo locale, come fatto a dicembre 2020 con il bando di ristoro Tari e la formula dei contributi ai nuovi insediamenti produttivi, che naturalmente sarà ripetuta nel 2021».
«Certamente – sottolineano – risulta chiaro che per ambire alla minor pressione generalizzata è necessario pagare tutti per pagare meno, è infatti troppo alta ancora la percentuale di evasione ed elusione della Tari da parte delle utenze sia domestiche che produttive, pertanto sarà forte l’impegno degli uffici competenti, proponendo in primis a chi oggetto di accertamento di avviare una pratica di ravvedimento, evitando parte degli interessi e sanzioni, potendo contare sulla dilazione dei pagamenti, come da recente delibera della giunta comunale».
«Resta il fatto – concludono Biondi e Bargiacchi – che l’amministrazione di Gavorrano metterà in campo anche nel prossimo futuro tutte le risorse possibili per calmierare l’aumento della tariffa, pretendendo al contempo un servizio di raccolta adeguato al costo, svolgendo attività di controllo sul gestore rifiuti Sei Toscana, ma parallelamente saranno avviati degli accertamenti per recuperare elusione ed evasione Tari».