CAPALBIO – Un percorso che ha unito la conoscenza del territorio a quella della lingua inglese e che ha coinvolto cinquanta studenti della scuola secondaria di primo grado di Capalbio. Si è concluso nei giorni scorsi, con una divertente ed educativa caccia al tesoro in un luogo d’eccezione, il progetto “EducAction”, promosso da Fondazione Capalbio, insieme all’amministrazione comunale, con la collaborazione dell’istituto comprensivo “Pietro Aldi” e del Giardino dei Tarocchi, e finanziato dalla famiglia Iandolo.
Con “EducAction” gli studenti, tra gli 11 e i 14 anni, hanno potuto partecipare a un percorso di potenziamento della lingua inglese, condotto dal docente madrelingua Cathal Carroll, che ha tenuto una serie di incontri laboratoriali a distanza, paralleli all’attività didattica, pensati per migliorare la conoscenza della lingua inglese e favorire, allo stesso tempo, la conoscenza delle bellezze dal territorio. A partire proprio dal giardino incantato di Niki di Saint Phalle e dalla sua arte, nell’anno in cui Capalbio si appresta ad ospitare una mostra di importanza internazionale. Prendendo spunto dal volume “Niki de Saint Phalle” di Catherine de Duve, pubblicato in lingua inglese, gli studenti, divisi per gruppi in base alle classi di provenienza, hanno potuto acquisire nuove competenze linguistiche, apprezzare temi e tecniche dell’artista e dare impulso a un percorso importante per l’internazionalizzazione del territorio.
“Nonostante la pandemia e le difficoltà che ci hanno impedito di proporre attività all’interno della scuola – spiega Patrizia Puccini, assessore alla Scuola e alle Politiche culturali – abbiamo deciso di portare avanti un progetto pensato e voluto da tempo dall’amministrazione comunale, poiché convinti che lo sviluppo del nostro territorio non possa prescindere dalla sua promozione in mercati e canali esteri e consapevoli che questo va di pari passo con la conoscenza della lingua inglese”.
A rendere possibile il progetto, che dal punto di vista logistico è stato seguito da Fondazione Capalbio, la disponibilità dell’insegnante Carrol e la generosità della famiglia Iandolo, che si è offerta per sostenere i costi di realizzazione. A concludere il percorso, che ha impegnato per oltre tre mesi più dell’80% degli iscritti alla scuola media, un incontro finalmente in presenza, nell’incredibile scenario del Giardino dei Tarocchi. Qui gli studenti, divisi in due squadre, hanno partecipato a una caccia al tesoro che prevedeva la necessità di rispondere a una serie di quesiti, nascosti nelle opere del giardino, ai quali rispondere rigorosamente in lingua inglese.
“I ragazzi e le famiglie hanno molto apprezzato il progetto – aggiunge Federica Giacon, consigliera di Fondazione Capalbio, che ha seguito lo sviluppo dell’iniziativa -, così come la dirigenza scolastica. Vogliamo che questo sia un primo passo per offrire questo percorso di potenziamento linguistico ai nostri ragazzi. Speriamo che la situazione di emergenza sanitaria ci permetta, per il prossimo anno scolastico, di proporre attività in presenza, negli orari e nei luoghi della scuola, con l’obiettivo anche di dare vita a laboratori e corsi certificati di conoscenza della lingua inglese. Come Fondazione Capalbio sposiamo in pieno l’obiettivo del Comune e crediamo che il processo di internazionalizzazione passi in modo imprescindibile attraverso la scuola ed è per questo che continueremo ad impegnarci per dare seguito a questa esperienza che, prima di tutto, ha divertito e stimolato gli studenti”.