ROCCALBENGA – Una piantagione perfettamente curata, composta da circa 180 piante di marijuana in pieno sviluppo, alte fino ai due metri: questo è quanto i carabinieri della stazione di Roccalbegna, insieme ai colleghi del nucleo operativo di Pitigliano, hanno scovato all’interno di un terreno privato nel comune di Roccalbegna.
I militari, dopo mesi di servizi di osservazione e controllo, sono riusciti a sorprendere in flagranza di reato un 41enne residente a Grosseto, proprietario del terreno, e un 55enne, anche lui residente a Grosseto.
Erano infatti loro due che si prendevano costantemente cura della piantagione, seguendo la crescita di quelle piante che avrebbero fruttato un rilevante quantitativo di stupefacente.
Gli accertamenti finora condotti dall’Arma hanno stabilito che i due non si recavano sul posto tutti i giorni: per agevolare la crescita, avevano infatti installato un impianto di irrigazione automatica. Per evitare inoltre che qualcuno potesse sorprenderli “a lavoro”, o scongiurare accessi indesiderati nel prezioso campo, i due avevano perfino perimetrato la piantagione con delle “fototrappole”, con cui potevano sorvegliare il fondo sorprendendo eventuali visite indesiderate. Tutte queste accortezze però non sono servite, in quanto i due sono stati sorpresi in flagranza: quando i militari sono entrati nella piantagione, il 55enne si è anche dato alla fuga nei boschi, facendo perdere inizialmente le proprie tracce. Ciò ha fatto scattare immediate ricerche, all’esito delle quali i militari sono riusciti a rintracciare l’uomo, trovato in una località del comune di Scansano.
I due responsabili sono stati tratti in arresto per produzione e spaccio di sostanze stupefacenti, ed entrambi sottoposti al regime degli arresti domiciliari, presso le proprie abitazioni, in attesa del rito di convalida.
Le piante, sradicate dalle rispettive dimore, sono state sequestrate per successivi accertamenti, dopodiché verranno abbiate alla distruzione. Inoltre sono state sequestrate anche le fototrappole.