PIOMBINO – Giovedì, 1 luglio il giudice per l’udienza preliminare di Firenze ha rinviato a giudizio gli oltre quaranta indagati nell’ambito dell’indagine condotta dalla procura distrettuale antimafia di Firenze.
Tra le numerose accuse, il presunto traffico illecito di rifiuti e la falsificazione di certificati che riguarderebbero anche il conferimento nel sito di discarica di Ischia di Crociano.
Il giudice ha dunque ritenuto che il quadro accusatorio meritasse il vaglio dibattimentale, pertanto, il 9 febbraio prossimo inizierà il processo.
Il Comune di Piombino aveva sin da subito deciso di costituirsi parte civile al fine di richiedere il risarcimento di tutti i danni subiti nel caso in cui i fatti di cui a processo venissero accertati.
«La decisone del giudice – dichiara il sindaco Francesco Ferrari – dà avvio al processo penale vero e proprio. Se le accuse venissero confermate, Piombino avrebbe diritto a vedersi risarciti i danni subiti, ambientali e d’immagine su tutti. È questo il motivo che ci ha spinto a costituire il Comune come parte civile. Vedremo, adesso, come proseguirà il processo ma già il rinvio a giudizio degli imputati è un chiaro segnale che conferma i dubbi sollevati dalle indagini della sezione antimafia di Firenze. Abbiamo piena fiducia nella magistratura che, sono sicuro, saprà fare chiarezza su questa vicenda. A questo processo si aggiunge l’indagine della Guardia di Finanza di Piombino, di cui recentemente è stata data notizia, per presunti reati di bancarotta fraudolenta e altri reati fiscali collegati alla società Rimateria. Il quadro complessivo conferma dunque le tante perplessità che i cittadini avevano sulla gestione del sito di Ischia di Crociano».