GROSSETO – “Da tempo proponiamo un modello di governance della città che, se adottato, allargherebbe la base democratica ai cittadini, i quali potrebbero così entrare a far parte delle decisioni partecipate del Comune. Anche la sanità, secondo noi, non deve prescindere da questa impostazione”, dicono dall’associazione Grosseto al centro.
“Prendiamo spunto dall’ultima nota intersindacale – proseguono dall’associazione – che denuncia la crisi della sanità toscana, in particolar modo riguardo ai dipartimenti di emergenza che vedono una forte carenza di personale e l’abbassamento negli anni del livello di sicurezza per i cittadini, con una perdita dell’umanizzazione (o meglio il suo mancato sviluppo) che si concretizza nella demolizione del rapporto tra medico e paziente e in un difficile mantenimento di una assistenza infermieristica adeguata.
Il sistema sanitario toscano e quello grossetano evidenziano, in definitiva, un depauperamento delle risorse della sanità pubblica che si ripercuote in un aumento dell’offerta a favore della sanità privata. Grosseto al centro propone da tempo un modello di governance della città che, se adottato, allargherebbe la base democratica ai cittadini, i quali potrebbero così entrare a far parte delle decisioni partecipate del Comune. Anche la sanità, secondo noi, non deve prescindere da questa impostazione. Abbiamo per questo proposto l’istituzione delle consulte, tra cui spicca la consulta per la salute: tavoli istituzionalizzati, autonomi e multistakeholder in cui si possa ragionare concretamente e laicamente, tra i vari attori del territorio e i cittadini, in maniera trasparente.
Spesso Grosseto è stata coinvolta marginalmente in decisioni partite da Firenze e calate senza che i grossetani abbiano potuto inferire sulla direzione da dare al sistema sanitario locale. Gli amministratori locali, negli anni, hanno fatto molto poco, da questo punto di vista, senza rappresentare in maniera incisiva i propri concittadini presso la Regione, depositaria del potere in materia sanitaria.
Nel corso degli anni, nel nostro territorio, abbiamo visto una progressiva diminuzione dei posti letto per abitante. Abbiamo, nella nostra città, un problema sociale che sta avanzando come del resto in tutta Italia: sempre più anziani si trovano ad affrontare la malattia da soli. Per loro, il supporto familiare viene sempre più a mancare. Un problema di non facile soluzione che meriterebbe una discussione corale a livello di comunità grossetana.
L’insoddisfazione dei sanitari delle strutture pubbliche è sempre molto alta. Perché? La Regione Toscana, a nostro parere, dovrebbe avere la forza e il coraggio per guardarsi dentro e invertire la rotta che porta il sistema sanitario sempre di più verso il privato a danno dei più deboli. Se ne discuta nelle consulte, tra cittadini e amministratori, in ogni città per ogni territorio e si gettino le basi per decisioni partecipate e corali al fine di raggiungere scelte più giuste per tutti.
Quali sono le forze politiche in città che vogliono ragionare intorno ad una consulta socio-sanitaria per aumentare la consapevolezza dei cittadini su questo tema? QUI la bozza di regolamento per una consulta della salute che a suo tempo proponemmo all’amministrazione comunale.
Invitiamo nuovamente tutte le forze politiche e le associazioni civiche di Grosseto a ragionare intorno a tale concetto di governance cittadina, con particolare riguardo al settore della sanità”, concludono da Grosseto al centro.