SCARLINO – Il Comune di Scarlino ha attivato una manovra finanziaria per coprire quasi totalmente il rincaro del servizio rifiuti, aumentato di circa 250mila euro rispetto agli anni passati.
Il notevole rialzo dei costi del Piano economico finanziario stabilito dall’Ato Toscana Sud avrebbe comportato un salasso sulla tassa sui rifiuti (Tari) stimato in +25/30% circa per le utenze domestiche e +12/13% circa per quelle non domestiche.
«Il Piano economico finanziario dell’Ato è stato approvato venerdì 25 giugno – spiegano il sindaco Francesca Travison e il vicesindaco Luciano Giulianelli –. Ci siamo ritrovati, come molti altri Comuni, a fare i conti con una decisione da noi non condivisa che per il Comune di Scarlino comporta un aumento di 255.757,35 euro rispetto al 2019 e al 2020 per un costo totale di 1.851.686 euro».
Per mitigare l’effetto di questo aumento l’amministrazione comunale ha deciso di ridurre del 13,05% sia la quota fissa che la quota variabile della tariffa per le utenze non domestiche, ad esclusione delle attività che sono rimaste aperte durante la pandemia, per un importo di 113.286 euro, coprendo la spesa con il contributo concesso al Comune con il decreto “Sostegni bis” e in minima parte con le risorse assegnate per le agevolazioni Tari 2020 non utilizzate.
«Applicando questa riduzione – spiega l’assessore al bilancio, Letizia Canepuzzi – le utenze non domestiche non subiranno aumenti rispetto al 2019-2020. Per calmierare anche le tariffe delle utenze domestiche, che sarebbero aumentate di circa il 25%, è stato deciso di concedere una riduzione del 25% della quota variabile della tariffa per un importo stimato in 95.467 euro, finanziato interamente con le risorse assegnate per le agevolazioni Tari nell’anno 2020 non utilizzate. Con questa manovra le bollette dei cittadini subiranno un aumento del 12% circa».