MANCIANO – È stato approvato, ieri mattina martedì 29 giugno dal Consiglio comunale, il Piano economico finanziario dei rifiuti (Pef) e il conseguente piano tariffario.
Dal primo dicembre 2021 in tutto il territorio comunale di Manciano verranno installate le postazioni informatizzate per la raccolta dei rifiuti, fermo restando che le condizioni concordate con Ato e Sei Toscana sui limiti di crescita permangano.
Nel dettaglio, saranno introdotte 63 postazioni complete a svuotamento verticale (cosiddetti ‘cassonetti intelligenti’), con una batteria composta da: una campana da 3.700 litri per la carta, una campana da 3.700 litri per l’indifferenziato, una campana da 3.700 litri per plastica e lattine, una campana da 2.500 litri per il vetro, una campana da 2.500 litri per l’organico.
“Questo nuovo sistema – spiega l’assessore all’Ambiente del Comune di Manciano, Daniela Vignali – permetterà ai cittadini un innalzamento della qualità della vita sia dal punto di vista pratico, sia dal punto di vista ambientale e visivo. Nonostante questa rivoluzione, noi rimaniamo nei limiti di crescita di Ato e del metodo Arera, di cui possiamo solo prenderne atto, in quanto il Pef comunale per normativa Arera, è prodotto dal Pef grezzo del gestore (determinato da tutti gli investimenti dei 104 comuni) e che tramite un percorso di calcoli, al Comune di Manciano è stato conferito un aumento del 5,186 per cento di crescita”.
“Ribadiamo – commenta l’assessore al Bilancio Roberto Bulgarini – che il metodo Arera è stato imposto ai Comuni nel 2017 e rimango sbalordito che il Pef non sia stato votato dalla minoranza, visto che in Consiglio comunale essa ha detto di sostenere il metodo Arera. Inoltre, per quanto riguarda la riduzione della Tari 2021 per le utenze domestiche, su cui la minoranza ha dibattuto in Consiglio, sarebbe stata possibile solamente se fossero avanzate risorse relative al fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali (Emergenza Covid) del 2020. In tal caso le risorse non spese avrebbero confluito nell’avanzo vincolato 2020 per poi essere riapplicate sulla Tari 2021. Posto che il Comune di Manciano non rientra in questa fattispecie e posto che non è legalmente possibile intervenire sulla Tari con risorse diverse da quelle di cui sopra (non vi sono altre deroghe rispetto all’obbligo di copertura del 100% del servizio con la tariffa), non si capisce in che modo il Comune avesse potuto intervenire in favore dei contribuenti Tari se non attraverso il contributo statale destinato alle utenze non domestiche che nel 2021 hanno subìto una chiusura o una riduzione di attività a causa dell’emergenza sanitaria”.