GROSSETO – “Ci sono delle persone che hanno reso onore a Grosseto con la propria professione, attraverso il proprio operato in diversi ambiti e che si sono contraddistinte per il loro spiccato livello culturale, scientifico e umano. Tra di essi c’è Gian Franco Elia, recentemente scomparso, che la nostra città di Grosseto gli ha dato i natali nel 1932″, a parlare l’assessore Riccardo Ginanneschi, che stamani ha ricordato in Consiglio comunale il professore Elia morto il 9 giugno scorso.
“Uno dei massimi studiosi italiani di Sociologia Urbana – prosegue -, materia che, dopo essersi laureato giovanissimo in Scienze Politiche nel 1957 a Firenze, insegna dal 1961 al 1964, presso la Scuola di Magistero Tecnico di Pisa.
In quegli anni, ha svolto attività politica all’interno del Partito Socialista Italiano cittadino, per il quale è stato consigliere comunale ed assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione dal 1960 al 1970 nelle Giunte del sindaco Renato Pollini (la seconda e terza legislatura) e nella prima Giunta del sindaco Giovanni Finetti dal 1970 al 1975.
Dopo aver insegnato, dal 1963 al 1966 all’Università Internazionale degli Studi Sociali di Roma, prosegue il suo insegnamento in Sociologia presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Siena dal 1969 al 1971
Dal 1971 al 1974 inizia l’insegnamento di Sociologia urbana e rurale nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Pisa, ovvero in quella che da allora è divenuta la sua città di adozione, come professore incaricato per il quale ruolo poi, vince il concorso nel 1975 e diventa professore straordinario fino al 1978 quando viene nominato professore ordinario.
Abbandona quindi la politica attiva, e la sua attività diventa stabilmente quella di docente universitario che lo ha portato ad essere prima, dal 1983 al 1989, pro rettore dell’Università di Pisa di cui successivamente, dal 1989 al 1993, ne è stato rettore.
Nel 1989 è stato insignito dell’Ordine del Cherubino, la più alta onorificenza universitaria pisana e successivamente, nei due mandati da rettore del suo successore, il professor Bruno Guerrini, ha ricoperto poi la carica di pro rettore vicario.
In pensione dal 2004, era stato nominato emerito nell’anno accademico 2008/2009
Durante il suo mandato amministrativo qui nel Comune di Grosseto come assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione è stato protagonista di numerose iniziative culturali come la fondazione del Circolo culturale Calamandrei insieme allo scrittore Carlo Cassola e la nascita del Teatro sperimentale Città di Grosseto insieme a Marcello Morante e Vittorio Schillaci.
Il suo impegno politico è comunque appieno rappresentato dall’imponente produzione scientifica rivolta allo studio della “Polis” come momento di aggregazione con tutte le problematiche che un “agglomerato urbano” ha conseguentemente al suo sviluppo urbanistico e sociale.
L’arrivo e quindi l’insediamento della comunità di Nomadelfia e Don Zeno nelle campagne grossetane negli anni ’60 è l’occasione per Gian Franco Elia di farne una pubblicazione a sostegno che ne esaltava il modello e la filosofia.
Ha diretto la collana “Società e Territorio” ed ha condotto studi, con la Scuola Sant’Anna di Pisa, una ricerca sullo sviluppo economico della Città di Grosseto.
Nel 1990 è stato insignito con il Grifone d’Oro dalla Città di Grosseto.
Ai suoi cari, alla moglie Marie Odile ed ai figli Erika e Massimiliano le sentite condoglianze di questa Assise che si fregia di aver avuto, quale suo rappresentante, il compianto Gian Franco Elia”, ha concluso.