GROSSETO – Durante il consiglio comunale questa mattina sono stati approvati il rendiconto 2020 e le tariffe della Tari.
«Nonostante le difficoltà e le misure straordinarie messe in campo dall’ente per sostenere il tessuto economico e sociale locale, il risultato di amministrazione è di 48 milioni d’euro».
Sono queste le parole del sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore al bilancio Giacomo Cerboni.
«Le tariffe dei servizi – spiegano – sono rimaste invariate così come la spesa sociale pro capite, sono state introdotte rilevanti agevolazioni dal punto di vista tributario, è stato dato impulso ai lavori pubblici, si sono ridotti i tempi di pagamento dei fornitori, molti servizi sono diventati digitali, è stato portato avanti il piano delle assunzioni, prosegue il rientro dallo squilibrio ereditato dalla precedente amministrazione».
«La gestione di bilancio 2020 – proseguono Vivarelli Colonna e Cerboni – ha consentito il rispetto di tutti i parametri di finanza degli enti locali e della rata trentennale di rientro dal disavanzo di 15 milioni registrato dalla precedente amministrazione, pur riuscendo a mettere in campo interventi straordinari (esenzioni suolo pubblico, riduzioni tari, sussidi e contributi, spese Covid per attività scolastiche e istituzionali etc.) per fronteggiare la improvvisa e difficile situazione economica conseguente alla crisi epidemiologica». «Nonostante il lockdown – continuano -, gli introiti da oneri concessori dell’urbanistica e dei proventi da codice della strada, utili principalmente agli investimenti, hanno tenuto il trend degli ultimi anni, consentendo all’amministrazione di sostenere l’economia locale anche attraverso lo stanziamento tempestivo di ingenti risorse sul fronte dei lavori pubblici. Non è mai venuta meno l’attenzione all’esposizione in tesoreria, in attivo di 5 milioni d’euro alla fine dell’anno, e ai tempi di pagamento ai fornitori, anticipati rispetto ai tempi ordinari di scadenza».
Un rendiconto, il quarto gestito interamente dall’amministrazione attuale, che consente già una visione d’insieme sul mandato amministrativo: «Pur dovendo fare i conti con il blocco sull’utilizzo degli avanzi di amministrazione – commentano sindaco e assessore – abbiamo saputo utilizzare con efficienza tutte le risorse disponibili per gli investimenti. Prova ne è che l’avanzo di amministrazione per investimenti lasciato dalla precedente amministrazione, di circa 3,8 milioni d’euro, è aumentato soltanto di 1,5 milioni d’euro in quattro anni. Nonostante le risorse disponibili si siano ridotte di sei milioni d’euro dal 2016, siamo riusciti a ridurre i tributi, lasciare invariate dal 2017 le tariffe dei servizi a domanda individuale e, in particolare, dei servizi educativi, confermare la spesa sociale pro-capite, continuare ad erogare i servizi alla persona e al cittadino, migliorandone persino l’efficienza attraverso modalità digitali (servizi anagrafici, di sicurezza e videosorveglianza, edilizi, della mensa e del trasporto scolastico, dei rifiuti etc). Così come ingente è la massa di risorse erogate per azzerare l’arretrato nei rimborsi ai cittadini o nel pagamento delle notule legali».
Attenzione è stata posta anche sull’organico dell’ente: «Da ottobre 2016 – proseguono gli amministratori – si è proceduto a più di 100 assunzioni, cercando di colmare la carenza di risorse umane conseguente al blocco delle assunzioni degli anni precedenti. Si è proceduto a reperire figure con professionalità nuove e specifiche e per far fronte alle peculiari esigenze di ogni settore, attraverso una diversa organizzazione della macchina comunale. Si è provveduto ad un rinnovo generalizzato del parco Pc, dell’infrastruttura informatica dell’ente, degli automezzi e della strumentazione tecnica degli uffici, sia tecnici che amministrativi, nonché del vestiario del personale di vigilanza e tecnico, a cui da tempo non si provvedeva con così tanta costanza».
Oltre al rendiconto 2020 durante la seduta sono state approvate anche le tariffe Tari per il 2021. «Nonostante – spiegano Vivarelli Colonna e Cerboni – l’incremento dei costi emerso in sede di approvazione del Piano economico finanziario nel corso dell’assemblea Ato, contro il quale il Comune di Grosseto sta valutando di presentare ricorso, l’Ente è riuscito a mantenere le tariffe invariate o, addirittura a ridurle, rispetto al 2019. Per le utenze domestiche non ci sono aumenti e rispetto al 2016 si consolida la riduzione del 15 per cento. Per le utenze non domestiche la riduzione media rispetto al 2019 è del quattro per cento, mentre varia dal 20 al 27 per cento rispetto al 2016, in base alla categoria di appartenenza. A ciò si aggiungono gli sconti straordinari, sempre rispetto al 2019, del 45 per cento per ristorazione, palestre, cinema, teatri e locali da ballo e del 30 per cento per alberghi, parrucchieri e centri estetici. Rispetto al 2016, a seconda della categoria, la riduzione oscilla dal 41 al 57 per cento».
«Un risultato importante per l’amministrazione – concludono -, che rispetto al 2019 ha dovuto fare i conti con 1,6 milioni di euro di costi in più, riuscendo comunque a prevedere importanti agevolazioni».