GROSSETO – L’amministrazione comunale è pronta a portare in consiglio le tariffe Tari per il 2021.
Nonostante l’incremento dei costi emerso in sede di approvazione del Piano economico finanziario nel corso dell’assemblea Ato, contro il quale il Comune di Grosseto sta valutando di presentare ricorso, l’Ente è riuscito a mantenere le tariffe invariate o, addirittura a ridurle, rispetto al 2019.
Per le utenze domestiche non ci sono aumenti e rispetto al 2016 si consolida la riduzione del 15 per cento. Per le utenze non domestiche la riduzione media rispetto al 2019 è del 4 per cento, mentre varia dal 20 al 27 per cento rispetto al 2016, in base alla categoria di appartenenza. A ciò si aggiungono gli sconti straordinari, sempre rispetto al 2019, del 45 per cento per ristorazione, palestre, cinema, teatri e locali da ballo e del 30 per cento per alberghi, parrucchieri e centri estetici. Rispetto al 2016, a seconda della categoria, la riduzione oscilla dal 41 al 57 per cento.
«Facendo il confronto con il 2019 – commenta il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna – ci siamo ritrovati a fare i conti con 1,6 milioni di euro di costi in più imposti al Comune, riuscendo comunque a prevedere importanti agevolazioni. Non possiamo fare un confronto con il 2020 perché è stato un anno particolare: per far fronte all’emergenza sanitaria e alle chiusure delle attività economiche, infatti, avevamo a disposizione molte più risorse e messo in campo misure straordinarie che rendono inefficace il paragone. Adesso cerchiamo di riprendere un percorso di normalità».
«Con grande soddisfazione abbiamo raggiunto un risultato molto importante – spiega l’assessore alle Entrate, Giacomo Cerboni – perché nonostante il pesantissimo incremento dei costi, grazie alle risorse statali, alle risorse dell’amministrazione comunale e alla gestione virtuosa dei bilanci degli ultimi anni, siamo riusciti a non aumentare le tariffe domestiche rispetto al 2019 e addirittura a ridurle per le attività economiche, arrivando garantire riduzioni ancora più forti per particolari categorie più colpite dalla crisi. Se non ci fosse stato l’aumento inatteso e pesantissimo dei costi Ato avremmo potuto tagliare le bollette ancora di più, utilizzando le stesse risorse disponibili».