GROSSETO – Le hanno chiesto 168 euro ma poi si sono accontentati di 50. Una grossetana è rimasta vittima, martedì scorso, della ormai nota truffa della specchietto. La donna ha raccontato ai poliziotti, durante la denuncia, che verso le ore 9.30 mentre percorreva via Lituania alla guida della propria autovettura, ha sentito un rumore forte e cupo del quale non è riuscita a capire l’origine, ma non avendo compiuto nessuna manovra pericolosa ha deciso di continuare il suo percorso.
Poco dopo, giunta nei pressi della propria abitazione, è stata avvicinata da una macchina di colore bianco, una Polo Wolkswagen con a bordo due giovani uomini, uno dei quali aveva dei tatuaggi sul braccio sinistro.
Il conducente, una volta sceso dal mezzo, ha invitato la donna a prestare maggiore attenzione alla guida, accusandola di avere urtato accidentalmente la sua auto, provocando la rottura dello specchietto retrovisore esterno.
Il ragazzo ha detto di avere molta fretta perché doveva recarsi ad un importante colloquio di lavoro nella vicina chiesa parrocchiale; ha proposto alla donna di risarcire direttamente il danno arrecato pagando 168 euro in contanti.
La donna non aveva con sé l’intera cifra ma non volendo causare ulteriori problemi al ragazzo, gli ha consegnato 50 euro. Una volta ricevuto il denaro i due uomini si sono allontanati velocemente in macchina.
La Questura ricorda «che questo tipo di truffa, consistente nel fingere che il proprio specchietto sia stato rotto dalla nostra auto in marcia per poi farsi dare soldi in contanti per riparare il danno, è una tra le più diffuse in Italia, il funzionamento è semplice: mentre si viaggia in auto, si sente un colpo proveniente dall’esterno, subito dopo si viene affiancati da una vettura e il conducente ci accusa di avere causato la rottura dello specchietto proponendo subito il risarcimento del danno senza coinvolgere l’assicurazione. Per evitare di cadere vittima di questi raggiri la Polizia di Stato invita tutti, in caso di dubbio, a non esitare a chiamare le forze dell’ordine attraverso il numero unico di emergenza 1-1-2 ricordando che i nostri operatori sono al servizio della cittadinanza e pronti ad intervenire in caso di necessità».