GROSSETO – Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo commenta la decisione del Governo di non inserire l’adeguamento della Tirrenica tra le opere da sbloccare con un commissario: “Devo essere onesto. Lo vado ripetendo da tempo: se noi vogliamo ridurre il gap fra la costa e il centro della Toscana, abbiamo la necessità che gli interventi su quell’arteria, come sul porto di Livorno e sull’aeroporto di Pisa, ma anche sulla Fi-Pi-Li, si facciano. Dobbiamo pensare al futuro. Non bastano più le manutenzioni”.
“L’ipotesi di dare vita a Strade Toscana è positiva e condivisibile – aggiunge Mazzeo, ricordando la proposta del presidente della Regione, Eugenio Giani, – però va riempita di contenuti, per fare in modo che cittadini, lavoratori e imprese possano continuare a crescere e a svilupparsi lungo un asse fondamentale del nostro territorio”.
“Sulla Tirrenica – conclude Mazzeo – ho fatto una proposta da mesi: chi meglio di Eugenio Giani può fare il commissario? È suo e nostro interesse che venga realizzata. Mi auguro che il Governo su questo capitolo cambi passo e permetta di poter realizzare l’opera”.
Sull’argomento è intervenuta anche Simona Bonafè, segretaria del Pd toscano: “Adesso – commenta – non ci sono più ostacoli affinché il Corridoio tirrenico venga commissariato e si giunga al suo completamento atteso già da troppi anni, anzi decenni”.
“Due giorni fa – prosegue – abbiamo avuto un incontro come Pd regionale in cui abbiamo condiviso questa posizione con Chiara Braga, responsabile infrastrutture nazionale, insieme a eletti e segretari dei territori interessati dall’opera e al candidato sindaco di Grosseto Leonardo Culicchi. Chiediamo che il commissariamento sia immediato e subito operativo, a completamento di un lavoro costruito per anni, passo dopo passo, dai nostri parlamentari e con posizioni chiare del Consiglio e della Regione Toscana portate ai tavoli nazionali”.
“Gli ostacoli tecnici dovuti agli indennizzi e al passaggio dei progetti da Sat ad Anas per l’adeguamento dell’Aurelia nel tratto San Pietro Palazzi-Tarquinia sono adesso superabili, visto il passaggio di Autostrade per l’Italia – che detiene la maggioranza di Sat – a Cassa depositi e prestiti”, spiega Marco Simiani, responsabile enti locali del Pd regionale.
“A marzo scorso il corridoio tirrenico era stato inserito nel parere approvato dalla Commissione lavori pubblici del Senato nelle opere da commissariare da inserire in un successivo Dpcm sulle infrastrutture. Doveva essere l’atto finale di una vicenda che si protrae già da troppo tempo. Adesso serve una data certa”, conclude Simiani.