La misura di sostegno è parte di un pacchetto toscano più ampio, da 25 milioni di euro, varato dalla Regione a fine marzo e che interessa più categorie penalizzate dall’emergenza sanitaria, i lockdown e le restrizioni alla circolazione. Al turismo sono destinati complessivamente 14 milioni e 600 mila euro e quello ora aperto, forte di una dote di 8 milioni e 600 mila euro risorse europee por Fesr 2014-2020, è l’ultimo che chiude la serie.
Sono previsti ristori da 2.500 euro una tantum per villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine e montane, affittacamere per brevi soggiorni, appartamenti vacanze e bed &breakfast, aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte. Per gli alberghi e i residence il contributo potrà essere anche superiore, fino a raddoppiare: dipenderà dalla percentuale di calo del fatturato rispetto allo stesso periodo del 2019. Con perdite superiori all’86 per cento il ristoro sarà infatti di 5.000 euro, di 4.500 con cali superiori al 70 per cento, 3.500 se di almeno il 55 per cento, 3.000 euro se pari al 40 per cento o superiori. Dal bando sono esclusi agricampeggi, agriturismi e aree di sosta.
Per poter richiedere il contributo occorre non avere sospeso l’attività continuativa per oltre nove mesi tra il 1 marzo 2020 e il 28 febbraio 2021: basta dunque anche una breve apertura ricompresa nel periodo per poter partecipare. Sarà richiesto di allegare alla domanda copia di almeno una ricevuta di notifica alloggiati che viene trasmessa agli uffici di pubblica sicurezza.
Per inoltrare la richiesta basta compilare il modulo on line, senza che la domanda vada firmata digitalmente. Non è consentito presentare più di una domanda per medesimo beneficiario. La graduatoria sarà determinata in base unicamente alla percentuale di calo del fatturato o dei corrispettivi.