GROSSETO – Cosa è il green pass? A cosa serve? Come si ottiene? In questo breve vademecum cercheremo di rispondere a tutte le domande sul “certificato verde Covid19”, questo il nome ufficiale.
Il certificato verde Covid19 è stato introdotto dal decreto anti-Covid del 22 aprile scorso, poi modificato dal decreto del 18 maggio, venendo così armonizzato con la normativa europea (il cui regolamento è stato firmato ieri, 14 giugno).
Cosa si intende per certificazione verde Covid?
Per certificazione verde, come si legge sulle FAQ del Ministero della Salute, si intende un documento che dimostra uno dei seguenti stati:
– l’avvenuta vaccinazione contro il Coronavirus;
– la guarigione dall’infezione da SARS-CoV-2 (che corrisponde alla data di fine isolamento, prescritto a seguito del riscontro di un tampone positivo)
il referto di un test molecolare o antigenico rapido per la ricerca del virus SARS-CoV-2 e che riporti un risultato negativo, eseguito nelle 48 ore antecedenti.
Esempi:
– il normale certificato vaccinale rilasciato dalla Regione o dalla ASL alla fine del ciclo vaccinale, che indica anche il numero di dosi somministrate rispetto al numero di dosi previste per l’individuo, è considerato un certificato verde Covid-19;
– il normale certificato vaccinale rilasciato dalla Regione o dalla ASL dopo la prima dose, che indica la data della seconda dose (se prevista), è considerato un certificato verde Covid-19;
– il certificato di fine isolamento rilasciato dalla ASL è considerato un certificato verde Covid-19;
– il referto del test antigenico negativo effettuato presso le farmacie autorizzate o i medici di medicina generale/pediatri di libera scelta è considerato un certificato verde Covid-19.
Cosa posso fare se sono in possesso di una certificazione verde?
La certificazione verde serve per potersi muovere liberamente su tutto il territorio italiano, anche laddove qualche Regione torni rossa o arancione, ma anche per andare a trovare gli anziani nelle Rsa, e per partecipare a banchetti di nozze e unioni civili, e ai rinfreschi per battesimi e comunioni anche al chiuso.
Dall’1 luglio il certificato nazionale si unirà al Digital Covid Certificate, il certificato europeo che permette gli spostamenti liberi dei cittadini nell’area Shengen.
Chi rilascia il certificato?
Il certificato verde Covid19 viene rilasciato a seconda che sia per vaccinazione, guarigione o per tampone negativo dalle strutture sanitarie competenti.
Nel dettaglio:
– la certificazione verde Covid-19 di avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2 viene rilasciata in formato cartaceo o digitale dalla struttura sanitaria o dal Servizio Sanitario Regionale di competenza. Al momento, la validità è dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione della prima dose fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale (quando sono previste 2 dosi) e di nove mesi dal completamento del ciclo vaccinale;
– la certificazione verde Covid-19 di avvenuta guarigione da COVID-19, viene rilasciata in formato cartaceo o digitale, contestualmente alla fine dell’isolamento, dalla struttura ospedaliera presso cui si è effettuato un ricovero, dalla ASL competente, dai medici di medicina generale o dai pediatri di libera scelta. Al momento, la validità è di sei mesi dalla data di fine isolamento;
– la certificazione verde Covid-19 di effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare per la ricerca del virus SARS-CoV-2 con esito negativo è rilasciata dalle strutture sanitarie pubbliche, private autorizzate, accreditate, dalle farmacie o dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta che erogano tali test. La validità della certificazione è di 48 ore dal prelievo del materiale biologico.
Quando sarà disponibile il certificato verde?
La certificazione verde è di fatto già attiva ed è costituita dalla documentazione rilasciata al momento del vaccino, della guarigione o del tampone con esito negativo. Ufficialmente, però, il certificato verde Covid19, scaricabile online, sarà disponibile entro la fine di giugno, ovvero in tempo per il primo luglio, quando entrerà in vigore il Digital Green Certificate europeo.
La certificazione verde consente di recarsi negli altri Paesi europei?
La certificazione verde è valida solo sul territorio italiano, in quanto al momento il sistema e le regole del Digital Green Certificate europeo non sono entrate in vigore, pertanto per recarsi all’estero si è soggetti alle normative dei singoli Paesi. Dall’1 luglio, invece, il green pass europeo sarà valido nei Paesi dello spazio Schengen.
Cosa è il Digital Green Certificate?
Per Digital Green Certificate (DGC) si intende un certificato, digitale o cartaceo, identificato come di:
– avvenuta vaccinazione contro il COVID-19;
– avvenuta guarigione da COVID-19;
– effettuazione di un test molecolare o antigenico per la ricerca di SARS-CoV-2 con risultato negativo.
Il certificato sarà interoperabile a livello europeo, attraverso un codice a barre bidimensionale (QRcode), verificabile attraverso dei sistemi di validazione digitali, associato ad un codice identificativo univoco a livello nazionale. L’interoperabilità europea si avrà grazie alla definizione di dati e regole comuni, che devono essere utilizzate per l’emissione dei certificati nei 27 Paesi dell’Unione Europea e allo sviluppo di piattaforme e strumenti informatici nazionali ed europei deputati a garantire l’emissione, la validazione e l’accettazione dei certificati. Il DGC sarà gratuito e in italiano e inglese e, per la Provincia Autonoma di Bolzano, anche in tedesco. Il green pass europeo entrerà in vigore dall’1 luglio.
La nostra certificazione verde e il Digital Green Certificate europeo sono la stessa cosa?
I certificati verdi Covid19 rilasciati dall’Italia in ambito regionale sono validi solo sul territorio nazionale e fino all’entrata in vigore del Digital Green Certificate europeo. I Green pass emessi dal singolo Paese, poi, verranno inseriti in Gateway, la piattaforma comunitaria che raccoglie i dati di tutti i certificati. Il Digital Green avrà un QRcode che ne dimostra la validità e servirà per muoversi in Italia ma anche all’interno dell’area Schengen.
Come si otterrà il Digital Green Certificate?
Come si legge sul sito dell’Unione europea, le autorità nazionali sono responsabili del rilascio del certificato. Potrebbe, ad esempio, essere rilasciato da centri che effettuano i test, dalle autorità sanitarie o direttamente tramite un portale eHealth.
La versione digitale può essere salvata su un dispositivo mobile. I cittadini possono inoltre richiedere una versione cartacea. Entrambe le versioni disporranno di un codice QR contenente le informazioni essenziali e di una firma digitale per garantire l’autenticità del certificato.
Gli Stati membri hanno concordato un modello comune che può essere utilizzato per le versioni sia elettroniche che cartacee al fine di facilitarne il riconoscimento.