PITIGLIANO – “Le cascate del Londini non ci sono più. Insieme all’acqua è scomparso un patrimonio culturale e ambientale pieno di ricordi. Ma la centrale del Londini non è, inoltre, l’unica: ci sono anche quelle di Titta e Meleta 1 e 2”, spiegano dal Pd di Pitigliano.
“Il circolo del Pd di Pitigliano – proseguono i dem – vuole che venga fatta chiarezza su tutta la vicenda per dare una risposta alle tante e giuste domande e preoccupazioni dei cittadini. Vogliamo subito precisare che questa vicenda non può essere liquidata come una battaglia contro le energie pulite, ma come una esigenza di trovare un giusto equilibrio tra l’ambiente, le tradizioni e le nuove iniziative.
Per cercare una risposta ai tanti punti ancora poco chiari, giudichiamo positivamente la richiesta dell’amministrazione comunale di un incontro con l’assessore all’ambiente della Regione Monia Monni. E’ veramente necessario capire cosa sia andato storto. Stupisce constatare che la Regione possa non monitorare il processo di esecuzione di lavori così delicati e che l’Amministrazione comunale non possa in alcun modo vigilare sull’operato durante lo svolgimento dei lavori ma sia un mero soggetto passivo al quale non resta che prendere atto di un disastro paesaggistico notato e annunciato già dall’inizio dei lavori da molti cittadini.
Come forza politica del territorio chiediamo di fare finalmente chiarezza su chi doveva vigilare circa il corretto sviluppo del progetto. La domanda principale che il Pd si sente di canalizzare a nome dei cittadini è: il progetto iniziale corrisponde integralmente alla sua realizzazione? Perché un fatto è certo: le cascate del Londini non ci sono più.
L’assessore regionale non può far passare ancora altro tempo. È il momento delle risposte. Il Pd di Pitigliano chiede anche ai consiglieri regionali del partito eletti nel territorio di farsi garanti della difesa del nostro patrimonio ambientale perché è l’unica risorsa economica dei nostri comuni.
È arrivato il momento di condividere con i cittadini istanze, preoccupazioni e rassicurazioni. Il Pd chiede con forza all’Amministrazione Comunale di trasformare l’incontro con l’assessore regionale in un’assemblea pubblica per rendere i pitiglianesi protagonisti della vicenda, senza deleghe e senza intermediari.
Riteniamo sia necessario che i responsabili Pd in consiglio regionale, la Regione e l’amministrazione comunale mettano in campo tutte le azioni possibili e necessarie per cercare una soluzione, perché è questo che interessa ai cittadini di Pitigliano giustamente indignati per una perdita così significativa del nostro patrimonio ambientale”, concludono i dem.