PIOMBINO – Il presidio per la sopravvivenza dell’ospedale di Villamarina si sposta a Firenze: oggi il comitato spontaneo che da 133 giorni manifesta contro lo smantellamento dei servizi sanitari in val di Cornia si sposta sotto le finestre del Consiglio della Regione Toscana. Con i tanti cittadini del territorio che questa mattina, da Piombino, hanno raggiunto il capoluogo in treno, c’era anche Francesco Ferrari, sindaco di Piombino.
“Oggi costatiamo il totale fallimento della politica sanitaria degli ospedali unici voluta dalla Regione Toscana – commenta Ferrari -. Ha sbagliato chi pensava che fosse sufficiente mettere insieme Piombino e Cecina per risolvere i problemi complessi della sanità. Non è con un’etichetta che si declina un progetto cui non è mai stato dato seguito concreto.”
“Siamo venuti qui perché inascoltati da oltre tre mesi, da quando cioè tutta la comunità che rappresento ha iniziato a chiedere a gran voce un intervento da parte della Regione che potesse scongiurare il progressivo smantellamento del nostro ospedale – continua Ferrari -. Abbiamo denunciato ormai da tempo le molteplici criticità che affliggono il nosocomio piombinese, cui si aggiungono gravi carenze anche sulle esigenze sanitarie di base: il reparto di Nefrologia e dialisi che da luglio rimarrà in servizio con un solo medico; Radiologia, da mesi sotto organico, che allo stato attuale dovrà predisporre il blocco di ecografie, Tac e risonanza magnetica per i pazienti esterni. Le tempistiche particolarmente lunghe per le visite specialistiche che finiscono col favorire il ricorso al sistema privato. Vulnerabilità, queste, che vanno ad aggiungersi a quelle più volte segnalate e che interessano tutti i reparti dell’ospedale, fatta eccezione di Chirurgia”
Con l’occasione, la delegazione è stata ricevuta da Enrico Sostegni, presidente della Terza commissione Sanità e politiche sociali cui sono state esposte le criticità del nosocomio della città.
“Attendiamo ancora risposte: vogliamo conoscere i dettagli di quello che la Regione ha annunciato come progetto pilota per l’ospedale unico di Cecina e Piombino – continua Ferrari -. Desideriamo conoscere le specifiche di quello che dovrebbe essere il Centro di procreazione assistita. Vogliamo avere delucidazioni sugli ambulatori per l’infertilità maschile. Vogliamo ragguagli sulla riattivazione del Punto nascita cittadino, per conoscerne tempistiche e investimenti. Vogliamo avere notizie precise riguardo il potenziamento dei servizi essenziali e il trattamento della patologie tempo dipendenti. Vogliamo sapere cosa comporti avere un’unica equipe itinerante tra i due nosocomi di Cecina e Piombino. Vogliamo conoscere i tempi di realizzazione del pronto soccorso. Siamo qui oggi a testimoniare la nostra volontà di avere risposte. Siamo in tanti e siamo determinati: la Regione abbia il coraggio di ascoltare questa comunità”.