GAVORRANO – “Il centrodestra gavorranese ha presentato oggi una interpellanza al sindaco Andrea Biondi affinché fornisca, in Consiglio Comunale, doverosi chiarimenti su quello che non esitiamo a definire un discutibile utilizzo dei fondi provenienti dall’eredità Maiani”, a dirlo il consigliere di minoranza Andrea Maule.
In sintesi. Il Comune di Gavorrano dispone, da ben sei anni, di circa 611 mila euro quale lascito del benefattore Mario Maiani; soldi vincolati, per volontà dello stesso Maiani, esclusivamente per l’ampliamento della Rsa delle Basse di Caldana. Nel testamento del benefattore vi è infatti questa inequivocabile dicitura: …sia provveduto esclusivamente all’ampliamento dei posti letto della R.S.A. Casa Angelo Maiani…
Da pochi giorni sono iniziati i lavori per l’ampliamento e adeguamento funzionale della Rsa e dal progetto esecutivo ci risulta un incremento di soli cinque posti letto. Con 611 mila euro, quindi, si incrementa la capacità ricettiva della Rsa dalle attuali 12 camere fino ad arrivare a 15. Il rapporto tra la somma a disposizione e l’incremento dei posti letto ci ha lasciati particolarmente perplessi.
Dall’analisi della documentazione agli atti rileviamo che una buona fetta della somma disponibile viene, a nostro avviso, impiegata in modo difforme rispetto alle limitazioni testamentali. Nello specifico: circa 113mila euro occorrono per ristrutturare l’esistente Rsa (rifacimento facciate, impianto di climatizzazione, realizzazione parcheggi, rifacimento strada di accesso; opere ambiguamente definite nel progetto come “di adeguamento funzionale”), circa 140mila euro per non ben definite opere complementari, imprevisti ed arrotondamenti ed altri 45mila euro per arredi, sui quali non vi è esatta definizione della loro collocazione (nella vecchia o nella nuova struttura?).
Con l’interpellanza abbiamo chiesto al sindaco se a suo avviso aver scelto di destinare una consistente parte dei fondi ad opere di ammodernamento dell’esistente Rsa abbia in qualche modo disatteso le disposizioni testamentarie trascritte da Maiani, e se questa sua scelta rispetti o meno quanto
stabilito dagli artt. 647 e successivi del Codice Civile.
Abbiamo inoltre chiesto al sindaco di circostanziare in modo puntuale la destinazione dei 140mila per opere complementari e imprevisti e dei 45mila euro per
arredi.
Abbiamo come la netta sensazione che gli amministratori locali abbiamo mal interpretato le disposizioni di Maiani, destinando ingenti somme a risistemare una struttura che di fatto è già di proprietà del Comune. Non era forse il caso di intervenire sull’esistente Rsa con fondi comunali e destinare l’intero
lascito di Maiani all’inconfutabile ampliamento della stessa Rsa?
Su questo argomento non siamo disposti a fare sconti ed è nostra ferma volontà garantire il massimo rispetto delle disposizioni contenute nel testamento di Mario Maini; il suo lascito è un beneficio per l’intera collettività gavorranese e come tale deve essere utilizzato, in modo chiaro e trasparente”, conclude Maule.