PORTO SANTO STEFANO – Sono state le acqua dell’Argentario le protagoniste in Toscana della campagna “Mare pulito 2021” voluta dalla dalla Capitaneria di porto nell’ambito della Giornata mondiale degli oceani.
L’evento si è svolto in vari porti d’Italia, ma, come detto, in toscana l’evento ha avuto quale scenario operativo le acque dell’Argentario, dove i subacquei dei diving Full Dive, Argentario Divers e Donzella, con l’ausilio di alcuni pescatori professionisti e sotto lo sguardo vigile delle Motovedette e del personale della Guardia Costiera di Porto S. Stefano e Talamone, hanno recuperato oltre 2 quintali di rifiuti.
Si tratta della più importante giornata di pulizia dei fondali mai realizzata in Italia, organizzata congiuntamente dal progetto europeo Clean Sea LIFE e dal Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della sostenibilità ambientale in difesa degli ecosistemi marini e costieri.
I Comandi territoriali e i sommozzatori della Guardia Costiera hanno garantito la necessaria cornice di sicurezza in mare, coordinando l’attività di tutti i diving presenti nella più vasta operazione di bonifica dei fondali marini mai realizzata in Italia, nel rispetto delle norme vigenti in tema di emergenza Covid-19. Gli enti territoriali provvederanno, al termine delle attività, allo smaltimento dei numerosi rifiuti recuperati dal mare.
La campagna “Mare Pulito”, rappresenta un’azione concreta a favore del nostro mare e del nostro futuro, ma rappresenta anche un’iniziativa volta ad evidenziare quanto l’impatto dell’uomo possa essere determinante per la salute degli ecosistemi marini.
Tra i tanti rifiuti recuperati dai fondali, diverse “reti fantasma”, quelle reti abbandonate sul fondo del mare e dannose per l’ambiente marino; veri e propri strumenti di morte per le specie marine protette che vi rimangono intrappolate.
CONSUNTIVO ATTIVITA’ IN ITALIA
Ammonta indicativamente a 8,5 TONNELLATE il quantitativo complessivo di rifiuti raccolti nei porti, porticcioli, darsene ed aree di pregio ambientale di diverse regioni costiere d’Italia, nell’ambito della Campagna “Mare Pulito”.
Tra il materiale rimosso dai fondali – che sono stati così bonificati – anche pneumatici di auto e camion, attrezzi da pesca, sacchetti, bottiglie e materiale plastico, sedie e lettini da spiaggia, guanti e stoviglie monouso, mascherine, fusti metallici, cassette, materiale elettronico di risulta, cime d’ormeggio e batterie esauste. Ancora, diverse “reti fantasma”, abbandonate sul fondo del mare e dannose per l’ambiente marino.