ORBETELLO – «Questo è il finale tragicomico di un sindaco imbarazzante e oltretutto arrogante, che passa le sue giornate su Facebook e che, dopo 24 anni di Consiglio comunale, mostra di non aver ancora appreso le nozioni fondamentali dell’amministrazione pubblica e scarica le colpe sugli uffici» così i consiglieri dei gruppi consiliari Pd-Area riformista, M5S Gruppo misto Luca Aldi, Monica Paffetti, Mauro Barbini, Anna Papini, Alfredo Velasco e Stefano Covitto commentano quanto avvenuto in consiglio comunale.
«Il sindaco Andrea Casamenti, con un comunicato stampa, ha motivato l’improvviso rinvio del Consiglio comunale sul bilancio, affermando che mancava un atto per “una errata interpretazione degli uffici” e che il Consiglio era stato rinviato per “tutelare” le minoranze, senza spiegare qual era l’atto mancante».
«In seguito la presidente del Consiglio ha risposto ufficialmente che l’atto mancante era il Documento unico di programmazione (Dup), e che il rinvio è stato deciso “anche e soprattutto a tutela dell’opposizione”. Ma il Dup è un atto amministrativo fondamentale che definisce gli obiettivi strategici e operativi dell’Ente e “costituisce atto presupposto indispensabile per l’approvazione del Bilancio di previsione” (art. 170 Tuel)» prosegue la nota.
«Inoltre, e questo lo comunichiamo noi, mancava anche il punto sul “piano delle alienazioni e valorizzazioni degli immobili”. Altro che tutela delle minoranze, addirittura il Bilancio non poteva essere approvato».