GROSSETO – La scomparsa prematura di Guglielmo Epifani lascia una grande amarezza nella Camera del lavoro di Grosseto, e in quanti in questi ultimi anni la hanno frequentata da dirigenti sindacali e dipendenti, oppure in veste di militanti di base della Cgil.
Nel corso del suo mandato di segretario generale della Cgil, Epifani è stato a Grosseto due volte: nel 2004 e nel 2006, in occasione dell’inaugurazione della nuova Camera del Lavoro, in via Repubblica Dominicana. Quindici anni fa ad accoglierlo c’era Lorenzo Centenari, in veste di segretario insediato nel 2004.
Ecco le parole pronunciate da Guglielmo Epifani in quell’occasione: «Quando s’inaugura una nuova Camera del lavoro, si compie un atto di fiducia nel futuro – disse Epifani – e soprattutto nei confronti dei giovani che prenderanno in mano le redini dell’organizzazione negli anni a venire. A Grosseto abbiamo attraversato un periodo difficile. Una grande organizzazione non nega i propri problemi, ma li affronta e li risolve. A Grosseto ci siamo riusciti, e la nuova sede ne è la migliore testimonianza».
«Guglielmo aveva ragione – commenta oggi Lorenzo Centenari – Quell’atto di fiducia ci ha restituito una Cgil politicamente centrale e radicata nel mondo del lavoro di questa provincia. Oggi è triste doverlo ricordare per la prematura scomparsa, ma siamo orgogliosi di averlo potuto accogliere a casa nostra e di averlo potuto ascoltare in quell’occasione».
Al cordoglio di Centenari si affianca quello di Andrea Ferretti, segretario generale della Camera del lavoro maremmana. «Se n’è andato uno di noi al quale tutti eravamo legati emotivamente per come ha interpretato il suo ruolo con equilibrio e intelligenza, per la sua cultura e umanità. Un esempio a cui tutti non mancheremo di richiamarci nella nostra azione quotidiana».