FIRENZE – “Non c‘è più tempo da perdere, dobbiamo agire subito. È il momento di fermare e invertire i danni agli ecosistemi del pianeta, dobbiamo passare dallo sfruttamento della natura alla sua guarigione”.
L’appello, in occasione della giornata mondiale dell’ambiente, arriva dall’assessora regionale Monia Monni. Una giornata, quest’anno, dedicata al ‘ripristino degli ecosistemi’. Per l’occasione Unep, il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, ha lanciato la guida pratica della giornata mondiale dell’ambiente 2021, fornendo tutta una serie di spunti rispetto a quello che chiunque è in grado di fare, in concreto nei prossimi dieci anni, per agire subito a favore del pianeta.
“La priorità – spiega l’assessora Monni – è l’abbattimento delle emissioni cosidette climalteranti, in particolare di Co2. Per farlo occorre mettere in campo tutte le forze possibili per compiere un passo decisivo verso la transizione ecologica, a partire dall’incentivazione della produzione di energia verde, da fonti rinnovabili. La Toscana ha messo in campo da un paio d’anni una propria strategia di decarbonizzazione, Toscana carbon neutral 2050, che vogliamo rendere più efficace. Partendo dalla presa di coscienza dei punti di forza: in Toscana non possiamo non sottolineare l’importanza di una risorsa straordinaria come la geotermia, che copre oltre il 70 per cento dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Una risorsa sulla quale vorremmo continuare a puntare, condividendo con il gestore le attività future: ‘revamping’ delle centrali esistenti ed investimenti su qualità, contenimento della pressione sull’ambiente, nuove tecnologie e ricerca”.
“Non ci limiteremo all’energia geotermica – aggiunge Monni -. Vorremmo avviare un nuovo percorso di approfondimento su tutte le rinnovabili: solare, eolico e idroelettrico. Fissando come principi di fondo la grande attenzione ai vincoli legati alla tutela del paesaggio e delle aree protette ed il rispetto delle istanze delle comunità locali. Per lo sviluppo dell’energia idroelettrica abbiamo da poco dato il via ad un project financing per la riqualificazione di dodici briglie lungo il corso fiorentino dell’Arno e la contestuale realizzazione di dodici centrali idroelettriche in grado di soddisfare il fabbisogno di circa 24 mila famiglie, con una produzione stimata di circa 55 Gwh l’anno. L’investimento complessivo è di 80 milioni di euro. L’intenzione è verificare se questo tipo di progetto potrà essere esteso anche ad altri fiumi toscani, per rispondere a tutta una serie di esigenze: non solo per produrre energia, ma anche migliorare la sicurezza idraulica, salvaguardare e valorizzare il patrimonio storico ancora presente e preservare la biodiversità”.
“La lotta alla riduzione della Co2 – conclude l’assessora – passa anche da una più incisiva tutela dei nostri ecosistemi e dalla riqualificazione degli spazi urbani, maggiori fonti inquinanti del pianeta. Poche settimane fa abbiamo finanziato i primi venti progetti con i 5 milioni messi a disposizione con il bando verde urbano e piste ciclabili: saranno piantate oltre 18mila alberi in grado di assorbire 7400 tonnellate di anidride carbonica. Ma vogliamo spingerci oltre e finanziare, con altri 5 milioni di euro, altri progetti dei 54 ammessi a graduatoria, per arrivare ad un risparmio in termini di Co2 pari a circa 17 mila tonnellate. Ripeto, ora è il momento di agire, non c’è più tempo”.