BAGNORE – “Quando si decide di fare investimenti con soldi pubblici su ciò che attiene la sicurezza e quindi sulla videosorveglianza, credo che tutte le forze politiche siano d’accordo. Certo è che determinati interventi dovrebbero prima avere a monte uno studio sulle dotazioni scelte e acquistate dalle amministrazioni comunali con soldi pubblici”, questo è quanto afferma Guendalina Amati, responsabile Fratelli d’Italia Amiata, dopo l’irruzione da parte di malviventi presso le poste di Bagnore.
“È perfettamente inutile – commenta Amati – spendere del denaro per delle telecamere che non riescono a leggere le targhe, che non focalizzano chi si trova all’interno delle stesse e soprattutto che le stesse telecamere non vengano poi posizionate in tutte le vie di accesso e di uscita dei rispettivi territori comunali”.
“Quello che è successo nella frazione delle Bagnore nel Comune di Santa Fiora, dove è avvenuto un tentato furto a danno dell’agenzia postale, ne è la riprova – prosegue l’esponente di FDI -. I malviventi sono riusciti a forzare gli ingressi e a penetrare all’interno dell’ufficio, senza fortunatamente riuscire a portare via il denaro, ma la cosa sulla quale noi di Fratelli d’Italia vogliamo porre l’attenzione è che la videosorveglianza in essere, purtroppo, come in altre occasioni, si è dimostrata inefficiente e lacunosa”.
“Servono – spiega Guendalina Amati – telecamere di ultima generazione in grado di individuare chi commette infrazioni, anche per sanzionare contravvenzioni al Codice della Strada. Nel vicino comune di Abbadia San Salvatore lo hanno già fatto, e siamo a soli 15 km di distanza da Santa Fiora. Anche a Grosseto un lavoro egregio in materia di sicurezza è stato portato avanti dal quella amministrazione comunale. Perché lo stesso non può essere fatto sull’Amiata?”
“Fratelli d’Italia lo ha chiesto in passato e torna a farlo di nuovo. Occorrono urgenti investimenti su sistemi sofisticati e tecnologici di ultima generazione per la videosorveglianza. I soldi spesi sino adesso da parte dei comuni, se non sono buttati, poco ci manca. Vogliamo telecamere in tutte le frazioni e in ogni via di accesso ai centri abitati, perché è inutile posizionare un unico dispositivo all’ingresso, senza vigilare le altre possibili vie di fuga. La sicurezza è un diritto per i cittadini e le amministrazioni hanno il dovere di perseguirla”, conclude Guendalina Amati.