GROSSETO – A seguito dell’assemblea che si è svolta lunedì scorso presso la Cooperativa Olma, durante la quale si è decisa la cessione del proprio impianto d’imbottigliamento a Certified Origins Italia srl, Fabrizio Filippi, presidente del Consorzio di Tutela Igp Olio Toscano, nonché presidente di Coldiretti Toscana e delegato confederale di Coldiretti Grosseto, è intervenuto sulla questione della tutela del marchio toscano.
«Non si deve cadere nell’errore – sottolinea Fabrizio Filippi – di pensare che verranno in futuro utilizzate colture non previste nel disciplinare. Infatti, con la recente modifica proposta dal Consorzio e in esame al Ministero si stringono ulteriormente le maglie affinché non si possa uscire dalle varietà autoctone comunque italiane.
L’olio extravergine di oliva toscano Igp è un prodotto 100% toscano: tutte le fasi produttive, dalla coltivazione delle olive all’estrazione e confezionamento dell’olio sono obbligatoriamente effettuate all’interno del territorio toscano e così rimarranno».
«L’olio extravergine di oliva – prosegue – tra l’altro è il prodotto agroalimentare toscano più resiliente alla crisi causata dall’emergenza Covid: nei primi sei mesi di quest’anno ha registrato un aumento delle esportazioni del 15 per cento, va per il 60-70 per cento all’estero. Un andamento che testimonia quanto il brand ‘Toscana’ richiami l’interesse dei mercati internazionali verso la produzione regionale, che va sostenuta anche in termini di innovazione di cultivar e processi produttivi. Questo impone controlli mirati contro eventuali frodi e sofisticazioni che macchiano e danneggiano l’immagine stessa del nostro settore, sottraendo valore aggiunto ai produttori e ingannando i consumatori. Non a caso proprio Coldiretti ha condotto una dura battaglia perché si arrivasse all’approvazione della legge ‘salva olio’ made in Italy, costruendo così a partire dal 2013 un’alleanza tra consumatori e produttori per difendere insieme l’eccellenza del nostro patrimonio olivicolo».