GROSSETO – 75 anni fa l’Italia diventava una Repubblica. Quest’anno, pur nelle restrizioni imposte dalla pandemia, le amministrazioni comunali e la politica hanno voluto festeggiare questa tappa fondante per l’Italia.
A Grosseto Cosimo Claudio Pacella in qualità di presidente del Consiglio comunale, ha partecipato alla cerimonia del 2 giugno al parco della Rimembranza per onorare la Festa della Repubblica, nel 75esimo anniversario.
«L’augurio – commentano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e il presidente del Consiglio comunale Cosimo Claudio Pacella – è che i valori legati a questa storica ricorrenza, dalla libertà al lavoro, dalla democrazia alla solidarietà, dalla giustizia alle pari opportunità, possano essere di buon auspicio per la ripartenza del nostro Paese. Politica, istituzioni e realtà associative locali hanno già dimostrato di saper fare rete per un nuovo inizio. Grazie a tutte le autorità civili e militari e ai rappresentanti della Consulta degli studenti che hanno partecipato».
«75 anni fa, grazie al primo voto universale, donne e uomini, cittadini italiani liberati dal fascismo scelsero la Repubblica per ricostruire il paese – afferma l’assessore regionale Leonardo Marras -. Le difficoltà di oggi sono inezie al confronto di ciò che vissero i nostri nonni al tempo. Eppure ce la fecero mettendo al primo posto tra i loro obiettivi la libertà, il bene più prezioso da conquistare, difendere e tramandare».
«Nessun paragone regge, la nostra ritrovata libertà di questi giorni non ci si accosta facilmente. Invece quello spirito, quella determinazione, anche quei sacrifici, quella speranza dovrebbero essere ancora oggi un esempio da seguire. Diritti, emancipazione, un lavoro, un pezzo di terra, una casa, la sanità pubblica, un’istruzione adeguata, un contesto in cui crescere una famiglia divennero poi realtà. Ereditiamo un patrimonio enorme. Non sprechiamo invano questo momento e facciamo tesoro fino in fondo di quell’insegnamento. Buona festa della Repubblica!».
A Roccastrada il sindaco, Francesco Limatola scrive: «La Festa della Repubblica a #Roccastrada è una cerimonia sobria, a causa dell’emergenza sanitaria in corso, ma non per questo questo meno sentita. Per celebrare la nostra Repubblica nata con il sacrificio di tanti giovani, uomini e donne, che hanno lottato per darci la possibilità di vivere in libertà e democrazia. Per ricordare lo slancio di orgoglio e lo sforzo collettivo con cui il nostro Paese seppe nascere dopo il buio del fascismo e le macerie della guerra. Per rilanciare i valori della nostra Costituzione, nata dalla Resistenza e dalla lotta al nazifascismo.W la Repubblica. W la Costituzione».
A Pitigliano il sindaco Giovanni Gentili ha simbolicamente deposto una corona al monumento ai caduti di Piazza Dante, per commemorare la Festa della Repubblica e tutti coloro che hanno combattuto per la nostra libertà.
Con l’occasione il sindaco ha voluto ricordare «come questa Festa sia indissolubilmente legata ad altre due feste che non abbiamo potuto onorare per ragioni legate alla pandemia: la Festa della Liberazione il 25 aprile, la Festa dell’Europa il 9 maggio. Perché non ci sarebbe la Repubblica senza la liberazione dal nazifascismo. Perché non ci sarebbe l’Europa senza l’Italia e la sua Costituzione repubblicana».
A Gavorrano il sindaco, Andrea Biondi, ha partecipato alle celebrazioni organizzate dall’Anpi. QUI LA DIRETTA