GROSSETO – «Il Cassero riapre con un nuovo gestore. Lo scorso 31 maggio l’Istituzione Le Mura ha aperto le buste dei partecipanti alla gara che era stata indetta per selezionare l’operatore economico al quale affidare il monumento più importante della nostra città. Un’operazione, a conti fatti, con poche luci e molte ombre» afferma Carlo De Martis, capogruppo Lista Mascagni sindaco nel Consiglio comunale di Grosseto. «La luce è senza dubbio quella dell’aggiudicatario, i gestori del Comix Cafe, una delle realtà più dinamiche e interessanti nel panorama locale, che sicuramente riusciranno a fare un ottimo lavoro anche con il Cassero».
«L’elenco delle ombre invece è molto lungo e si apre con le tempistiche del bando di gara, deliberato il 17 maggio con scadenza dopo appena due settimane, il 31 maggio. E dire che l’impegno richiesto ai partecipanti non era indifferente: 30.000 euro subito per le attrezzature e un vincolo di ben otto anni. Come si può immaginare che un imprenditore possa agevolmente determinarsi ad un passo del genere in appena due settimane? Si aggiunga l’inconsueto silenzio che ha accompagnato l’operazione. Al di là della pubblicazione di prammatica sulla pagina web dell’Istituzione Le Mura e di uno scarno passaggio tra le news nel sito del Comune, il nulla più assoluto: non una comunicazione alla stampa, non un post sulla pagina Facebook dell’Amministrazione comunale».
«Non stupisce allora che il 31 maggio, al momento dell’apertura delle buste, in realtà di offerte ve ne fosse una soltanto, e con un rialzo del tutto simbolico – prosegue la nota -. Tra l’altro il tempo non sarebbe mancato per pubblicare il bando con ben altre tempistiche, consentendo una vera gara tra molteplici operatori economici ed evitando di giungere a ridosso della stagione estiva (anche perché dovranno trascorrere ancora altri giorni prima che l’aggiudicazione sia definitiva). Era infatti esattamente un anno fa, l’8 giugno 2020, quando l’Amministrazione comunale chiudeva ufficialmente il pasticcio fatto con il precedente affidamento (e per il quale è ancora in piedi una maxi richiesta danni da 130.000 euro nei confronti del Comune). Come è possibile, allora, essersi ridotti al 17 maggio 2021 per pubblicare un nuovo avviso pubblico?».
«Oltretutto a questo giro l’asticella è stata di gran lunga abbassata, perché se in precedenza l’affidamento contemplava, opportunamente, una gestione complessiva del complesso monumentale – dalla ristorazione alle manifestazioni culturali, dalla rassegna cinematografica ad eventi commerciali, garantendosi inoltre una continuità lungo tutti i dodici mesi attraverso la previsione di una programmazione annuale – oggi del Cassero viene affidato il solo punto ristoro. Nient’altro. Neppure il cinema estivo, che fino al 2016 era stato uno dei punti di forza, per poi svanire con l’Amministrazione Vivarelli Colonna».
«Una scelta dunque al ribasso e di corto respiro, affidata all’estemporaneità del momento e priva di una effettiva programmazione, che sarebbe invece quantomai necessaria non solo per supportare lo stesso gestore del punto ristoro, tenuto a garantire almeno 220 giornate di apertura, ma soprattutto per valorizzare come meritano le tante realtà che ancora scommettono, e investono, su un luogo splendido quale è il Cassero» conclude il consigliere di opposizione.