FOLLONICA – Mezzo secolo di passione per i libri e una memoria storica di via Roma. Oggi la libreria Chita compie 50 anni e solo a causa della situazione pandemica i festeggiamenti saranno ridotti quasi a zero perché da festeggiare ci sarebbe invece molto.
Flavio Chiti e Anna Semboloni che rilevarono il fondo nel lontano 1971 e aprirono la prima libreria della città, ancora oggi fanno praticamente parte dell’inventario e trascorrono le loro giornate nel negozio per dare un consiglio letterario o semplicemente per fare due chiacchiere con i clienti.
Da qualche anno la libreria viene gestita dalle figlie Raffaella e Ilaria che hanno ereditato la stessa passione per i libri dai loro genitori portando un po’ di vento fresco nel negozio con la loro energia, ma senza aver toccato le impostazioni base del negozio.
«Il nostro è un caos organizzato – dicono sorridendo -, senza tanti cartelli indicativi o riferimenti classici. Il nostro motto è “Entra e lasciati scegliere da un libro”. Chi viene da noi viene praticamente sovrastato dai libri ed è questa l’atmosfera che piace ai nostri clienti che arrivano anche da Milano o Roma per trovare una prima edizione e qualche libro fuori catalogo. Nel nostro archivio si trova un po’ di tutto».
La libreria Chiti è senz’altro un punto di riferimento per Follonica, oltre alla vendita di libri funge da cartoleria, insomma qui si trova un po’ tutto.
Le sorelle Chiti sono inoltre molto impegnate a organizzare iniziative, specialmente rivolte ai bambini, per avvicinare tutti fin da piccoli alla lettura. «Non smetteremo mai a organizzare eventi con i ragazzi delle scuole, lo vediamo un po’ come una missione, perché secondo noi la libreria dev’essere anche un baluardo della cultura».
Una gestione familiare quella della libreria Chiti che ha visto passare per la loro soglia tre generazioni di studenti e clienti affezionati. Nemmeno l’avanzare della tecnologia, dagli ordini online all’ebook hanno potuto scalfire il successo di questa dimensione così tradizionale, che sembra non venire mai toccato dal tempo, ma che sa adattarsi ad ogni esigenza e che oggi spegne 50 candeline senza aver mai perso quella passione che l’1 giugno 1971 spinse due giovani sposi a fare questa scelta di vita.