GROSSETO – Mentre la campagna vaccinale prosegue in Toscana e in tutta Italia, la continua evoluzione di regole e disposizioni che riguardano prenotazioni e somministrazioni dei vaccini a volte possono creare disagi e situazioni ingarbugliate. È il caso di un maremmano che ha scritto alla nostra redazione per raccontare la sua storia.
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«Il giorno 5 maggio appena aperte le iscrizioni per il vaccino per gli anni 1952/1956, ho proceduto ad iscrivere la mia compagna e il sistema, dopo vari tentativi nello stesso giorno, mi dà il primo giorno disponibile per la vaccinazione il 17 maggio con vaccino Pfizer, procedo con la prenotazione e prendo la prima somministrazione il 17 maggio 2021 “ore tot” e la seconda somministrazione il 7 giugno 2021 stessa ora, presso il centro vaccinale ristorante Attimi di Albinia».
«Considerate le date e l’agio che c’era per avere una eventuale greencard, oppure per avere aggiornato il libretto vaccinale del proprio fascicolo sanitario elettronico, (e soprattutto giorni prima della decisione di rimandare la seconda dose, quindi ignari del fatto) la stessa sera abbiamo deciso di acquistare i biglietti aerei per un viaggio all’estero, saltato l’anno scorso causa covid, per il giorno 29 giugno. Il giorno 12 maggio viene “emanata” una circolare dalla Regione Toscana che rimanda la seconda vaccinazione a 42 giorni invece dei 21 canonici. Tra l’altro il titolo della circolare è di dubbia interpretazione cioè “Nuovi intervalli tra prima e seconda dose di Pfizer e Moderna per chi prenota dal 13 maggio” lo potete leggere pubblicato sul sito della uslsudest, quindi eravamo tranquilli».
«Il 17 maggio al momento della prima vaccinazione, le viene comunicato che la seconda somministrazione le viene spostata al 28 giugno, senza se e senza ma, perché la circolare dice così, cioè il giorno prima della partenza per il viaggio, che basta che mia compagna accusi dei sintomi febbrili, cosa che è contemplata nella sintomatologia del vaccino e molto frequente, non potrà salire sull’aeromobile, a parte il fatto (che è primario) di dover affrontare il viaggio non in buone condizioni fisiche. E poi non c’è il tempo necessario per avere l’annunciato passaporto vaccinale o aggiornamenti del libretto vaccinale».
«Mi viene dato un indirizzo di posta elettronica a cui rivolgermi al quale invio una email con la richiesta di anticipo di qualche giorno della seconda dose, mi è arrivata la conferma di lettura, ma non ho mai ricevuto risposta. Così, dopo un paio di giorni, ho provveduto a inviare un’alta email stavolta all’urp, i quali hanno inoltrato richiesta all’helpdesk. Con una email l’Urp mi ha comunicato che hanno ricevuto risposta e che non si possono spostare i richiami».
«Non contento, visto che mi rode vedere i miei diritti calpestati, ho telefonato al numero della regione ricevendo, da una cortesissima operatrice, un altro indirizzo email, al quale spiego tutto e come fatto in precedenza allego, per dimostrare che quanto dicevo rispondeva a verità, tutta la documentazione comprovante quello che affermavo. Anche da questo ricevo risposta negativa. Ho mandato un email anche al Presidente Giani, la cui segreteria mi ha invitato a contattare la segreteria del direttore generale sanitario, la quale mi ha risposto come se fosse un computer, inviandomi il testo della circolare».
«Per cui dà l’idea di contattare dei robot, non hanno niente di umano. [tutte le email inviate e risposte sono disponibili, se vengono richieste] Che mi resta da fare? Ovviamente informare la stampa. Perché adesso è solo un’ipotesi che possa rimandare il viaggio e perdere il costo del biglietto e di tutto il resto, cosa che mi scoccia di molto. Visto che si cambiano le carte in tavola senza dare la possibilità di una soluzione la quale non comporta nessun privilegio, nessuna prevaricazione e soprattutto che non lede gli interessi di nessuno. Non capisco proprio questa mancanza di volontà e questa ostinazione a non venire incontro a chi ha delle difficoltà, non per colpa propria, quando poi si fanno open day senza nessuna prenotazione, vaccinazioni in discoteca ecc e molti politici si riempiono la bocca con il favorire il turismo e il movimento delle persone».