GROSSETO – Siete pronti per i trattamenti di elioterapia? O Forse preferite che parli di “bagni di sole”? Io sinceramente non vedo l’ora di tuffarmi sulla spiaggia a prendere il sole!
Le nostre giornate estive al mare, se adottiamo un buon comportamento al sole, ci aiutano nella prevenzione di diversi acciacchi come l’artrite reumatoide, l’asma, le infezioni respiratorie perché il sole aumenta il livello di vitamina D utile proprio nella prevenzione e cura di queste malattie. Poi, ci sono i benefici sull’umore; la luce del sole influenza il rilascio di alcuni ormoni come la serotonina che aiuta la persona a sentirsi calma e concentrata e di buon umore, e poi ancora stimola la produzione di anticorpi, senza dimenticarci dei benefici che ha anche sule problematiche della pelle come psoriasi, acne o piaghe cutanee.
Il sole è una potente medicina naturale che dobbiamo usare con cautela e buonsenso. Ecco di cosa parliamo oggi… parliamo di sole e di buone abitudini.
Negli ultimi anni con gli strappi nello strato dell’ozono che circonda la terra è stato suscitato un allarme che spero abbia convinto tutti a mantenere un atteggiamento prudente e rispettare il proprio fototipo.
Vogliamo ricordarvi le regole ideali per un comportamento al sole:
• Evitare categoricamente le scottature
• Nei primi tre/cinque giorni di esposizione non esporti troppo a lungo
• Scegliere una protezione in base al tuo fototipo (pelle/capelli/occhi), del clima e della latitudine di esposizione
• Usa la protezione anche sotto l’ombrellone o se il cielo è leggermente coperto
• Se stai assumendo farmaci chiedi consiglio per scongiurare il rischio di sensibilizzazione o reazioni allergiche
• Evitare l’esposizione fra le 11 e le 15
• Rinnova l’applicazione del solare almeno ogni 2 ore e dopo bagno o doccia
• Proteggi anche i capelli dall’ossidazione del sole con i prodotti specifici
Tutte le precedenti precauzioni vanno enfatizzare per i bambini, cappello e occhiali dovrebbero essere sempre indossati, e secondo molti dermatologi se sono molto piccoli consigliano di far indossare una maglietta bianca di cotone. I neonati mai direttamente esposti sotto il sole.
Conoscere il proprio fototipo è un punto fondamentale per preservare la salute della propria pelle. In dermatologia i fototipo sono sei, ve li sintetizzo:
• Pelle molto chiara, capelli chiari, occhi azzurri presenza di lentiggini o efelidi.
• Pelle chiara, capello biondo, occhi chiari.
• Pelle leggermente scura, capelli castani occhi chiari o scuri.
• Pelle olivastra, capelli scuri, occhi neri.
• Pelle naturalmente abbronzata, capelli neri, occhi scuri
• Pelle nera, capelli occhi neri.
Ecco un test simpatico e un po’ casalingo per scoprire che fototipo sei…
Di che colore sono i tuoi occhi?
verde chiaro, azzurro chiaro = 0
verde, azzurro = 1
marrone chiaro = 2
marrone scuro = 3
nero = 4
Di che colore sono i tuoi capelli?
rossi = 0
biondi = 1
castani= 2
neri = 3
Di che colore è la tua pelle?
bianco latte = 0
chiara = 1
mediamente chiara = 2
olivastra = 3
scura = 4
nera = 5
Hai le lentiggini? (sempre o dopo l’esposizione al sole)
molte, su viso e corpo = 0
poche, sul viso = 1
no = 2
Ti scotti al sole?
sempre = 0
spesso = 1
di rado = 2
mai = 3
Ti abbronzi?
mai = 0
a fatica, dopo molto tempo = 1
dopo qualche giorno = 2
dopo poche ore = 3
RISULTATI:
DA 0 A 2 PUNTI: Fototipo 1
carnagione lattea con lentiggini, occhi azzurri, capelli rossi. Sempre fotoprotezione estrema
DA 3 A 7 PUNTI: Fototipo 2
pelle chiara, occhi azzurri o verdi, capelli biondi. Sempre fotoprotezione alta
DA 8 A 12 PUNTI: Fototipo 3
pelle chiara, occhi castani, capelli castani. Cominciare con una fotoprotezione medio – alta e diminuire gradualmente dopo i primi giorni di esposizione
DA 13 A 17 PUNTI: Fototipo 4
pelle olivastra, occhi scuri e capelli bruni. Cominciare con una fotoprotezione media e diminuire gradualmente dopo i primi giorni di esposizione
DA 18 A 19 PUNTI: Fototipo 5
pelle olivastra, occhi scuri, capelli neri. Necessita generalmente di fotoprotezione bassa
20 PUNTI: Fototipo 6
pelle scura, occhi scuri e capelli neri. Necessita generalmente di fotoprotezione bassa
Mi sembra doveroso qualche chiarimento circa il metodo di definizione dell’SPF Sun Protection Factor=Fattore di protezione solare. C’è ancora un po’ di confusione in merito ai parametri del SFP; io vi indico quello che da tempo la Commissione europea chiede alle aziende, con questi parametri siete sicuri di non sbagliare. La Commissione Europea invita le aziende produttrici a una classificazione semplice e chiara, una suddivisione secondo una tabella di quattro fasce differenti:
PROTEZIONE BASSA dalla 6 alla 10
PROTEZIONE MEDIA dalla 15 alla 25
PROTEZIONE ALTA dalla 30 alla 50
PROTEZIONE MOLTO ALTA la 50+
Tale raccomandazioni tra l’altro indicano che siano considerati solari quei preparati in grado di offrire una protezione dai raggi UVB e UVA.
A questo punto non vi rimane che preparare la borsa mare, ma vi prego, concedetemi un tuffo nel passato, quando andare al mare era più impegnativo di oggi, quando si partiva con la macchina carica quasi come per fare un trasloco, quando era necessario, almeno nella mia famiglia caricare: l’ombrellone, il lettino, la poltroncina, i giochi, la borsa con gli asciugamani e i costumi del cambio, è poi c era il tavolino per il pranzo, quello apribile con le seggioline dentro, il frigo con il pranzo, la merenda gli spuntini, noi ne avevano un altro con i piatti, bicchieri, posate che non erano assolutamente usa e getta; erano quelli di plastica rigida lavabile. È infatti la sera al ritorno venivano lavati e riposti per il giorno dopo.
Si partiva presto al mattino, noi eravamo quelli del pontile, zona pontile al puntone. Appena s’arrivava babbo equamente distribuiva il carico da portare in pineta, appena scelta la posizione che più ci piaceva babbo posizionava il tavolo da pic nic e poi subito dopo sulla spiaggia dove si piantala l’ombrellone.
S’arrivava presto perché l’aria di mare fa bene, ma soprattutto perché si rischiava di non trovare parcheggio, se non a chilometri di distanza dal luogo prescelto. Io fissa in acqua a correre e giocare, babbo a leggere e mamma a chiacchierare con le zie, e nonna a camminare su e giù nell’acqua a mezza gamba che faceva bene per la circolazione: mia nonna insomma faceva acquagym senza saperlo!
A mezzogiorno, dopo che il sole mi aveva asciugato dal bagno di circa due ore, s’andava a pranzare in pineta; il pranzo non era light, a casa mia light è una parola bandita, almeno a quei tempi. Si ricorda di pranzi al mare con pollo alla cacciatora o tortelli o addirittura fettine panate con verdure miste fritte e pomodori verdi fritti senza fermata!
Dopo pranzo pennica, per grandi e piccini, c’era da digerire per poi tornare in spiaggia fino al tramonto. Quanto si tornava a casa, e l’indomani ari-via, con la macchina carica per un’altra giornata di mare. Io ho ancora indelebili questi bellissimi ricordi.
Certo però pensate, eravamo più ecologici di oggi, e anche il comportamento al sole era più cauto, dato probabilmente dai tempi più distesi della vita di allora. Non voglio dire che si stava meglio quando si stava peggio, però le buone abitudini non andrebbero mai perse…
A questo LINK le vecchie puntate di Menta e Rosmarino
VI CONSIGLIAMO: di non andare a raccogliere le piante in natura per non rischiare errori, e di affidarvi sempre al vostro erborista di fiducia. Quelli che vi proponiamo non sono consigli medici, quindi, specie per patologie specifiche, fate sempre riferimento al vostro medico curante prima di assumere qualunque prodotto.
*L’autrice Serena Remi, nata a Gavorrano, da 28 anni lavora nel settore del benessere come erborista e venditore al dettaglio di prodotti a scopo salutistico al negozio l’Erbolario di Grosseto al centro commerciale Maremà.