ARCIDOSSO – “La crisi dovuta alla pandemia ha nell’ultimo periodo accentuato le criticità che Arcidosso si trova ormai a dover affrontare da diversi anni, legate soprattutto al tessuto economico e sociale con la perdita di identità e la scomparsa di molteplici negozi ed attività produttive in genere. Su temi strategici ed importanti come questi c’è bisogno di unire le forze e promuovere, a mio parere, un’azione congiunta è organizzata lasciando da parte per un momento le differenze e le diversità nell’interesse della collettività che amministriamo”. Lo scrive Alberto Lazzeretti, consigliere comunale Insieme per Arcidosso/Lega.
“E’ necessaria – afferma – un’azione politica di ampio respiro che non sia frutto di proclami e di urla e slogan contro tutto e tutti con il fine di accaparrarsi esclusivamente quello zero-virgola in più, ma che si concentri più sulla risoluzione dei problemi con un approccio serio alle questioni ed alle criticità. Tutto ciò senza manie di protagonismo e senza volersi mettere in evidenza a tutti i costi. Una forza politica seria deve proporre un’azione concreta e credibile, non sempre dire di no senza proporre mai nulla. I temi su cui si può, e si deve, trovare una convergenza potrebbero essere il rilancio economico e turistico del paese, congiuntamente ad una gestione corretta e seria del fenomeno migratorio, con le problematiche ad esso legate, come l’occupazione degli immobili ed il loro sovraffollamento”.
“Abbiamo proposte – assicura il consigliere – persone e progetti da mettere in campo e da condividere che, se approfonditi e magari implementati con il contributo di tutti, possono veramente servire da volano per un rilancio. Il mio appello è rivolto a tutti coloro che hanno intenzione di promuovere un’azione credibile e seria, priva di una politica di proclami e slogan, che è inutile per la comunità in cui viviamo, perché non concreta se non da un punto di vista di consenso elettorale”.
“Faccio quindi appello al sindaco – conclude Lazzeretti – ed a tutti i rappresentanti in consiglio comunale affinché riflettano su quanto detto sopra, in modo da poter affrontare gli ultimi tre anni che rimangono prima della fine del mandato concentrati nel dare delle risposte alla popolazione ed ai nostri esercenti. Questo la gente chiede. E’ sufficiente vivere e frequentare quotidianamente il paese per percepirlo. Più difficile è farlo stando dietro una tastiera. Il mettere in evidenza sempre che tutto non va bene e che tutto fa schifo, senza proporre alcuna soluzione o rimedio è controproducente e porta all’isolamento”.