MANCIANO – «Questa è stata la settimana più contorta dell’amministrazione Morini», così la definisce il consigliere Fiorenzo Dionisi.
«Con un comunicato sulla stampa – spiega -, l’amministrazione comunale di Manciano, se pur con un notevole ritardo, annuncia che: “Abbiamo deciso di accantonare il progetto presentato lo scorso aprile – perché abbiamo recepito le difficoltà che le imprese del settore turistico ed economico stavano riscontrando in questa fase sperimentale…”.
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Il metodo di prenotazione degli accessi alle cascate avrebbe creato, certamente, enormi difficoltà alle imprese del settore, ma avrebbe anche prodotto un danno economico per il territorio. Inoltre, sarebbe stata la pietra tombale per l’Amministrazione Morini, che tanto entusiasmo e forti aspettative aveva suscitato nei nostri concittadini, che in massa ci avevano votato nel 2017.
Ritengo che la visione unitaria delle linee programmatiche della Lista civica a sostegno del sindaco Mirco Morini “Manciano Idea Comune” sia andata in crisi dopo circa due anni, quando si è abbandonato il progetto amministrativo che prevedeva la realizzazione di un parcheggio adiacente al sito naturalistico, portando a compimento le copianificazioni previste dal Piano Operativo, approvato all’unanimità il 30 novembre 2017. L’atto dirimente che ha portato alla drammatica situazione di oggi è stato il tentativo di acquisire il primo terreno agricolo di circa due ettari e mezzo.
Aggiungiamo, che tutto ciò ha comportato una enorme difficoltà a tenere unità la maggioranza, con la nomina di un assessore esterno con successiva revoca e le dimissioni di un consigliere di maggioranza.
Purtroppo, anche con l’ultima ripartizione delle deleghe, le difficoltà per il sindaco di coordinare la Giunta verso un unico obiettivo sono ulteriormente aumentate. In particolare per una insufficiente gestione del settore turistico, fonte principale di possibile sviluppo e crescita economica dell’intero territorio comunale.
Quindi ritengo che il sindaco Mirco Morini abbia fatto bene ad aver preso la decisione di “rivedere” il metodo di accesso e regolamentazione dell’area Cascate del Mulino, andando, a mio parere, a porre uno stop all’agire confusionario dell’assessore al Turismo che, contro ogni logica, ha insistito a voler tenere in piedi un progetto di regolamentazione degli accessi al sito iniquo e non realizzabile.
Pertanto, al sindaco non resta che essere coerente con le scelte fatte nel passato e revocare la delega all’assessore Valeria Bruni, mettendo fine ad una disastrosa gestione ammnistrativa del settore turistico.
I cittadini non meritano di vedere sacrificato il loro presente e il loro futuro economico per scelte che, ad un anno dalle prossime elezioni, sono mirate solamente al consenso», conclude.