GROSSETO – E’ il 21 maggio 1993 e a Milano nasce il rapper Ghali.
Ghali Amdouni nasceva 28 anni fa a Milano da genitori tunisini. Ha sempre vissuto nel capoluogo lombardo, trascorrendo buona parte della sua infanzia a Baggio, quartiere della periferia milanese.
Ha iniziato ad avvicinarsi all’hip hop utilizzando lo pseudonimo Fobia, mutato successivamente in Ghali Foh. Nel 2011 ha fondato i Troupe D’Elite, gruppo nel quale erano presenti anche il rapper Er Nyah (ora conosciuto come Ernia), la cantante Maite e il produttore Fonzie (ora conosciuto come Fawzi).
Nello stesso anno riceve una chiamata dal rapper Gué Pequeno, che lo mette sotto contratto nella sua etichetta Tanta Roba. Con il tempo si fa conoscere anche grazie a Fedez, accompagnandolo nel suo tour. L’anno successivo pubblica con il gruppo l’EP omonimo: la critica lo definisce come uno dei punti più bassi dell’hip hop italiano, il gruppo è considerato al limite del demenziale.
Nel luglio del 2013 Ghali pubblica il mixtape Leader, collaborando con artisti quali Sfera Ebbasta, Maruego ed altri. Un anno dopo i Troupe D’Elite rescindono il contratto con la Tanta Roba e pubblicano l’album Il mio giorno preferito come artisti indipendenti, in download gratuito sulla piattaforma Honiro.
Dal 2014 al 2016 pubblica una serie di singoli accompagnati da videoclip sul proprio canale YouTube, grazie ai quali ottiene popolarità e che vengono poi inseriti nella raccolta Lunga vita a Sto, pubblicato il 24 novembre 2017. Nel 2015 cambia inoltre il proprio nome d’arte in Ghali.
Dopo i successi dei singoli Ninna Nanna, Happy Days e Habibi, estratti dall’album d’esordio Album, il rapper dei record torna sulla scena con Cara Italia prodotto da Charlie Charles.
Prima dell’uscita ufficiale, il ritornello di Cara Italia accompagna la pubblicità di una nota compagnia telefonica. Finalmente il 26 gennaio 2018 esce su tutte le piattaforme digitali, insieme al videoclip, che ad oggi, dopo tre anni e mezzo, su YouTube ha superato le 128 milioni di visualizzazioni.
«Cara Italia, ti dedico questa canzone che ho ideato tornando dal mio primo viaggio in America. Non hai nulla da invidiare a questi grandi paesi che vediamo nei film. Spero però che tu non ti offenda per aver risaltato i tuoi difetti, sappiamo tutti che sei bellissima ma questo serve a migliorarsi. Cara Italia, Ho scritto “sei la mia dolce metà” perché è davvero così», scrive Ghali su Instagram.
«Cara Italia, Ti chiedo solo tre cose: NON PARLARMI più di confini e non ti parlerò più con diffidenza. NON SENTIRTI inferiore e io mi sentirò all’altezza. NON VEDERMI come un nemico e io ti vedrò come una sorella, un’amica, una mamma. Spero che tu possa prendere in considerazione le mie parole. Io T.V.B Cara Italia», conclude.
TESTO di CARA ITALIA
Fumo, entro, cambio faccia
Come va a finire si sa già
Devo stare attento, mannaggia
Se la metto incinta poi mia madre mi, ah
Perché sono ancora un bambino
Un po’ italiano, un po’ tunisino
Lei di Portorico, se succede per Trump è un casino
Ma che politica è questa?
Qual è la differenza tra sinistra e destra?
Cambiano i ministri, ma non la minestra
Il cesso è qui a sinistra, il bagno è in fondo a destra
Dritto per la mia strada
Meglio di niente, más que nada
Vabbè, tu aspetta sotto casa
Se non piaci a mamma, tu non piaci a me
Mi dice “Lo sapevo” ma io non ci credo
Mica sono scemo
C’è chi ha la mente chiusa ed è rimasto indietro, come al Medioevo
Il giornale ne abusa, parla dello straniero come fosse un alieno
Senza passaporto, in cerca di dinero
Io mi sento fortunato
Alla fine del giorno
Quando sono fortunato
È la fine del mondo
Io sono un pazzo che legge, un pazzo fuorilegge
Fuori dal gregge, che scrive “Scemo chi legge”
Oh eh oh, quando il dovere mi chiama
Oh eh oh, rispondo e dico “Son qua”
Oh eh oh, mi dici “Ascolta tua mamma”
Oh eh oh, un, dos, tres sono già là
Oh eh oh, quando mi dicon “Va’ a casa”
Oh eh oh, rispondo “Sono già qua”
Oh eh oh, io T.V.B. cara Italia
Oh eh oh, sei la mia dolce metà
Aspe’, mi fischiano le orecchie
Suspense, un attimo prima del sequel
Cachet, non comprende monete
Crash Bandicoot, raccogli le mele
Nel mio gruppo tutti belli visi
Come un negro bello diretto a Benin City
Non spreco parole, non parlo con Siri
Felice di fare musica per ragazzini
Prima di lasciare un commento, pensa
Prima di pisciare controvento, sterza
Prima di buttare lo stipendio, aspetta
Torno a Baggio, io non me la sento senza
Shakera
Il tuo telefono forse non prende nell’hinterland
Finiti a fare freestyle su una zattera in Darsena
La mia chat di WhatsApp sembra quella di Instagram
Amore e ambizione, già dentro al mio starter pack
Prigionieri di Azkaban, fuggiti da Alcatraz
Facevamo i compiti solo per cavarcela
Io mi sento fortunato
Alla fine del giorno
Quando sono fortunato
È la fine del mondo
Io sono un pazzo che legge, un pazzo fuorilegge
Fuori dal gregge, che scrive “Scemo chi legge”
Oh eh oh, quando il dovere mi chiama
Oh eh oh, rispondo e dico “Son qua”
Oh eh oh, mi dici “Ascolta tua mamma”
Oh eh oh, un, dos, tres sono già là
Oh eh oh, quando mi dicon “Va’ a casa!”
Oh eh oh, rispondo “Sono già qua”
Oh eh oh, io T.V.B. cara Italia
Oh eh oh, sei la mia dolce metà