MONTE ARGENTARIO – “La Cultura è il settore che mi sta più a cuore. La cultura musicale, poi, è la mia vera passione”, a dirlo è Veronica Bracci, segretaria del circolo Pd di Porto Santo Stefano, direttore di produzione e laureata in Clarinetto.
“Credo che l’Argentario abbia tutte le carte in regola per essere un centro importante di diffusione della cultura e della pratica musicale – prosegue -, ma non riesca, tuttavia, a sfruttare appieno le sue potenzialità. Le amministrazioni che si susseguiranno negli anni avranno tanto su cui lavorare.
La più grande lacuna da colmare sarà senza dubbio l’assenza di strutture in grado di ospitare rappresentazioni teatrali o altri generi di spettacolo: all’Argentario non esiste un cinema, non esiste un teatro, non esiste un auditorium facilmente accessibile, e questo nel 2021 è inaccettabile. Non trovate?
L’origine del problema, a mio avviso, deve però ravvisarsi più nel profondo. Certe volte, infatti, pare che la cultura sia questione marginale negli affari amministrativi, un settore su cui non investire molto perché puro appannaggio di pochi letterati e musicofili e di qualche radical chic con la puzza sotto il naso. Ebbene, questo pregiudizio deve essere scardinato, estirpato alla radice e credo che il primo modo per farlo sia investire in istruzione.
Penso che il primo settore da riformare dovrebbe essere quello dell’educazione musicale. Sarebbe cosa buona e giusta destinare gli investimenti necessari per la fondazione di una scuola musicale comunale rivolta a tutti quei bambini che ad oggi si ritrovano costretti a frequentare istituti musicali nei comuni limitrofi al nostro. Ai nostri ragazzi dovrebbe essere data la possibilità di formarsi nel proprio comune in vista di un accesso futuro a licei musicali e conservatori e – perché no? – dell’apertura di una sezione a indirizzo musicale nella scuola secondaria di primo grado del nostro istituto comprensivo.
Un progetto di questo tipo potrebbe costituire una boccata di aria fresca per la nostra Banda Comunale in un’ottica di rinnovamento dell’organico con nuove forze giovani e di valorizzazione delle nostre tradizioni folkloristiche con la previsione di gemellaggi e raduni con corpi bandistici e street band provenienti da altre realtà territoriali.
Il tema ricorrente su cui vertono tanti programmi elettorali è proprio l’allungamento della stagione, ma non ci si è mai resi conto che proprio una buona programmazione annuale di eventi culturali potrebbe essere la strada giusta da intraprendere per raggiungere questo tanto agognato obiettivo.
L’Argentario è un territorio a vocazione turistica e ci si aspetta che sia in grado di fornire ai villeggianti un’offerta culturale all’altezza delle aspettative, ma al contempo è altrettanto necessario programmare un calendario di eventi di qualità tale da generare traffico sul nostro promontorio anche durante il periodo invernale.
E allora immagino master class con personalità di spicco, concorsi internazionali per giovani musicisti emergenti, festival e concerti di artisti che accontentino non esclusivamente le vecchie generazioni, ma che strizzino l’occhio soprattutto alle nuove.
Sento dire spesso che all’Argentario nulla funziona e nulla dura a lungo, ma da qualche parte si dovrà pur cominciare”, conclude.