GROSSETO – “La vaccinazione in Toscana procede spedita: abbiamo raggiunto la soglia di oltre 1milione e 700mila dosi, inaugurato 8 nuovi hub negli ultimi 5 giorni e rafforzato la nostra capacità vaccinale fino a 35mila dosi al giorno. Possiamo fare di più. Se entro la fine della settimana arrivassero altre 50mila dosi di Astrazeneca saremmo contenti. Possiamo arrivare a somministrare 55mila dosi al giorno negli 81 hub sparsi in Toscana. L’immunità di gregge a fine settembre è un obiettivo possibile. Stiamo lavorando a un accordo con i farmacisti e per rafforzare la collaborazione con i medici di medicina generale”.
A dirlo è il presidente della Regione, Eugenio Giani, durante la prima riunione operativa, che si è svolta questa mattina (a porte chiuse) in palazzo Strozzi Sacrati (sede del Governo toscano) con il commissario straordinario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo e il capo della protezione civile Fabrizio Curcio, insieme ai prefetti, alle autorità regionali e locali, alle direzioni generali delle Asl, ai tecnici e agli assessori regionali alla sanità Simone Bezzini e alla protezione civile Monia Monni.
La richiesta di ulteriori dosi è stata rilanciata anche al termine del sopralluogo al Mandela Forum di Firenze, dove Giani si è recato, intorno alle 12, insieme al commissario Figliuolo, che si è detto disponibile a bilanciare la distribuzione delle forniture, come fatto in altre regioni, se ci saranno dosi a sufficienza.
“L’Italia, quando fa squadra, vince” sottolinea Figliuolo, a conclusione della visita del Mandela Forum, che definisce “ben organizzato, efficiente, semplice, ma funzionale, frutto di una profonda sinergia tra operatori sanitari, volontari, medici, infermieri” e di tanti altri soggetti, pubblici e privati, che lo hanno reso possibile.
“E’ un lavoro fatto con passione e cuore – prosegue Figliuolo -. La Toscana sta facendo la sua parte. Bisogna tenere la barra dritta e applicare in modo ordinato e preciso le indicazioni del Piano nazionale” e completare la copertura vaccinale degli over 60 e dei fragili.
“A giugno – conclude Figliuolo – con l’arrivo di nuove dosi di vaccino, potremo concentrarci su altre categorie e mettere in sicurezza anche chi, per lavoro, sta più a contatto con il pubblico. Questo è il momento di andare avanti, omogenei e compatti, verso la meta. Siamo a un ottimo punto, ma teniamo duro nei comportamenti”. Dello stesso avviso si è detto anche il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, che ha richiamato l’attenzione sull’importanza di vaccinare il più possibile ed espresso apprezzamenti per il lavoro svolto dalla Toscana “dove si sono raggiunte percentuali altissime di dosi somministrate rispetto a quelle consegnate”.
Nel pomeriggio, la visita di Figliuolo e Curcio è proseguita a Siena, prima all’hub vaccinale allestito al Palasport Mens Sana e, poi, ai laboratori di Fondazione Toscana Life Sciences, dove si stanno sperimentando gli anticorpi monoclonali per la cura del Covid.