MONTE ARGENTARIO – “E’ giusto dare un po’ di risposte alla luce delle notizie degli ultimi giorni: Pista Ciclabile Santa Liberata – Terrarossa e altri finanziamenti regionali”, spiega Gian Luca Gozzo, assessore all’Ambiente del Comune di Monte Argentario.
“La progettazione per la realizzazione della pista ciclo-pedonale tratto località Santa Liberata – località Pozzarello è stata conferita allo Studio Associato RPS Technolab di Orbetello con determina 1001/2018 – prosegue l’assessore -. Su questo tratto nessun progetto precedente è stato mai elaborato, se non nell’idea.
Va inoltre detto che il definitivo, sulla base del quale la Regione Toscana ha stanziato il finanziamento, è in fase di rivisitazione per adeguarlo alle direttive della Sovrintendenza di Siena.
Si dà atto che la precedente amministrazione nel tempo ha lavorato e realizzato la ciclopedonale da Port’Ercole a Santa Liberata, ma non risulta veritiero il fatto che i progetti erano pronti da quarant’anni, visto che solo nel 1997 fu inaugurato il depuratore, e quindi sono di quegli anni i fine lavori dei collettori su cui, per lo più, si sviluppa la ciclopedonale, e su cui si iniziò a pensare al suo utilizzo in quel senso.
Il finanziamento del Pispino è notizia di qualche settimana fa ed in questi giorni sono affidati proprio gli incarichi per lo studio di incidenza ambientale, per il servizio di coordinamento e sicurezza in fase di esecuzione, per il servizio di direzione lavori.
Il progetto del ripascimento del Pozzarello è quello dell’amministrazione precedente come si evince dal fatto che la conferenza di servizi è del 26 gennaio 2018. E’ vero che non è concluso, perché il ripascimento previsto da quel progetto si farà nel 2022 alla luce della necessità di nuove analisi del fondale e di verifica dello sminamento del fondale. Si tranquillizza che, una volta completata l’opera, anche questa finanziata dalla regione nel 2020, il progetto sarà lo stesso.
Mi spiace che non si apprezzi il fatto di aver ottenuto tali finanziamenti anche per idee o progetti di cui si prendono merito gli stessi che non apprezzano.
Bandiera Blu: spiace che non si sia compreso che i 6mila euro non spesi sono la conseguenza del mancato riconoscimento della Bandiera blu e non la motivazione o giustificazione. Il fatto di averlo indicato era solo per far capire quant’è il costo dell’operazione.
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Per la differenziata va specificato che le percentuali minime previste dalla FEE per le bandiere blu di quest’anno e dell’anno passato sono del 40% riferite alle annualità precedenti, limite che non abbiamo raggiunto. Per le edizioni 2017,2018,2019 le percentuali minime erano del 30%, sempre riferiti agli anni precedenti quando sono state del 26,65% anno 2016, 26,89% anno 2017, 27,23% anno 2018. Quindi, anche per queste tre edizioni, oltre a quella del 2020, sono state ottenute delle “dispense”, cioè la FEE non ha tenuto conto di tali limiti, dietro la promessa di raggiungerle. Ecco perché, considerate le tante eccezioni concesse finora, questa edizione non ci è stata assegnata.
Da tali numeri, che dimostrano come “la gente differenzia all’Argentario”, basiamo la convinzione che vadano tolti il servizio di porta a porta e i servizi di prossimità, costruendo una raccolta attraverso installazione di contenitori ad accesso controllato e svuotamento verticale, come sta accadendo in altri comuni della provincia, con un nuovo piano dei rifiuti”, conclude.