GROSSETO – Fontana Antonelli non sarà il candidato del centrosinistra stellato (Pd più M5S e altre realtà di sinistra) alle prossime elezioni amministrative di Grosseto. L’architetto grossetano, figura civica su cui avevano puntato in tanti nella coalizione giallorossa, per motivi professionali si è sfilato dalla possibile candidatura. A spiegare i motivi che lo hanno portato a declinare la proposta di guidare un’alleanza che fosse alternativa al centrodestra e pronta a sfidare Antonfrancesco Vivarelli Colonna nella corsa a sindaco, è lo stesso Fontana Antonelli in una nota inviata alla nostra redazione.
«Scrivo questa breve nota – si legge – dopo giornate intense nelle quali da un lato ho potuto constatare la ricchezza, nella diversità, delle posizioni delle varie componenti della coalizione di centro-sinistra, e apprezzare le persone che da tempo si dedicano a questo disegno politico e di rinnovamento culturale per Grosseto, e dall’altra ho continuato ad approfondire le verifiche necessarie a sciogliere i nodi relativi ai miei impegni professionali e, non ultimi, di carattere personale, che avevo espresso fin dai primi contatti avvenuti qualche settimana fa. Premesso che la congiuntura favorevole ad una mia designazione in quanto “candidato civico”, creatasi grazie al lavoro e all’impegno delle parti politiche che hanno dato vita ad un’ampia coalizione, rappresenta una piattaforma straordinaria sulla quale costruire il programma per il buon governo della città e del suo territorio, sono costretto a declinare la proposta a causa di insuperabili contrasti con la mia vita professionale. Come molti oramai sanno, il mio lavoro impone prolungati periodi all’estero, in aree di crisi, che non si conciliano con un impegno che richiede il cento per cento del tempo e soprattutto delle energie fisiche e mentali per condurlo in maniera appropriata. Voglio esprimere la mia profonda gratitudine e soddisfazione personali a tutti coloro che hanno prima lanciato e poi sostenuto con forza questa “ipotesi di candidatura civica”, poiché ritengo che – insieme – avremmo potuto fare un ottimo lavoro per la proposta di un programma orientato al cambiamento di cui la nostra città ha tanto bisogno; un cambiamento di atteggiamento verso la sua cittadinanza originaria, consolidata, ma anche e soprattutto verso quella più giovane, consapevoli che Grosseto è per sua natura e storia un luogo di frontiera e di sperimentazione, una “città aperta al vento e ai forestieri”.
«Con questa nota – aggiunge Fontana Antonelli – intendo comunque confermare il mio impegno, sul piano delle idee e dei contributi, per una visione condivisa per il futuro della città e del suo territorio al servizio di tutta la popolazione, rinnovando l’invito ad innescare processi partecipativi reali per una trasformazione virtuosa dello spazio urbano. Pertanto continuerò, nei tempi, nelle forme e nelle modalità che sono e saranno perseguibili, a prestare il mio servizio verso la comunità nella quale sono cresciuto e che oggi ha espresso attestati di stima e di fiducia, devo dire da tutte le parti politiche, che mi hanno commosso. Non posso, per le ragioni che ho appena enunciato, spingermi nel terreno della competizione elettorale, ma se questa ipotesi di candidatura civica, in poco meno di due settimane, è riuscita a convogliare consenso dentro e fuori dai circoli della politica, mi sento di poter affermare che essa sia la strada giusta da seguire. Confido quindi nel perseguimento, da parte della coalizione di centro-sinistra, dell’individuazione di un candidato civico o di una candidata civica, che possa assumersi l’impegno di una campagna elettorale piena e fruttuosa, e dare risposte alle aspettative di un elettorato allargato e convogliare ampio consenso sulla base di un programma innovativo ma fattibile, basato sulla progettualità e non sullo stereotipo delle alleanze cittadine».
La strada verso le elezioni, per Pd, 5 Stelle e le altre forze della coalizione, adesso si fa veramente in salita. Il centrosinistra stellato deve ripartire da zero o quasi. Trovare un’altra figura di sintesi che metta d’accordo tutti, partiti e realtà civiche, diventa un’impresa complicata e con poco tempo a disposizione. Complicata anche l’ipotesi di primarie visto i tempi che stiamo vivendo con la pandemia. A questo punto c’è da capire se l’alleanza andrà avanti o se i partiti che fino ad oggi hanno fatto un passo indietro per farne due in avanti tutti insieme, sapranno rinunciare alle loro legittime posizioni. Il Pd per esempio ci aveva provato, tanto che proprio ieri sera, con il partito riunito, c’era stato l’ultimo confronto con Fontana Antonelli. La fumata nera che arriva da Fontana Antonelli però ha gelato i “dem” e anche gli altri fautori della candidatura civica, come l’associazione Grosseto Città Aperta.
Parafrasando altri contesti istituzionali si tratta di una “crisi al buio” con tanti scenari: tra questi anche una possibile riapertura di dialogo con il Polo Liberale e Riformista che proprio ieri ha rilanciato il suo progetto politico oppure la corsa in “solitaria” dei vari partiti dell’alleanza.