FOLLONICA – Da oltre un anno le piscine al coperto sono chiuse al pubblico, eccetto per gli allenamenti a livello agonistico. Per i gestori degli impianti è una continua lotta alla sopravvivenza, visti gli elevati costi di manutenzione degli impianti, ed è difficile non solo progettare, ma perfino immagine un futuro in cui il nuoto torni un’attività sportiva praticabile, a meno che non lo si pratichi all’aperto.
Da Follonica parte un vero e proprio grido di allarme: #salviamolepiscine è infatti l’hashtag lanciato dall’associazione sportiva Amatori Nuoto Follonica che chiede la riapertura al pubblico degli impianti.
«Un grido di allarme – scrive la società – di un settore che si sente mortificato e abbandonato dal susseguirsi di decisioni che evidentemente non considera validi gli investimenti compiuti dai gestori per mettere in sicurezza sin dalla scorsa primavera le piscine coperte o prestigiosi studi scientifici che dimostrano come il cloro delle piscine inattivi il Covid in 30 secondi.
Un grido di allarme da parte di chi crede fortemente che il nuoto e le discipline acquatiche debbano essere praticate a tutte le latitudini e non solo nel periodo estivo all’aperto.
Un grido di allarme per richiedere certezze in termini di riaperture delle piscine coperte, di modalità di gestione, di accesso a veri ristori o a forme concrete di sostegno economico indiretto.
Un grido di allarme che con rispetto verso le istituzioni richieda egual rispetto dalle istituzioni.
Un grido di allarme che faccia sentire meno soli i gestori di impianti che dopo aver assicurato, finanche con sacrifici personali e familiari, l’attività motoria a centinaia di migliaia di cittadini ha dovuto chiudere definitivamente i cancelli della propria piscina sine die, fallendo o rischiando il fallimento, o cosciente che saranno necessari anni per tornare ad esercitare la propria attività a pieno regime».