GROSSETO – Un paio di settimane fa abbiamo parlato delle difficoltà digestive e delle piante che possono aiutarci nello stimolare il processo o comunque evitare gonfiori addominali che possono essere formati anche dall’intestino. Ho voluto dedicare una puntata intera proprio all’intestino perché sono molte le cose da dire.
Partirei con l’affermare che siamo fatti di batteri. Conviviamo silenziosamente con i nostri miliardi di batteri e molti di noi neanche lo sanno. Chi pensa di esser single sbaglia di brutto! Verso la metà degli anni Cinquanta gli scienziati iniziarono a studiare la composizione del DNA. Lo scopo delle ricerche era decodificare le sequenze del DNA e comprendere perché noi esseri umani riusciamo a essere così diversi gli uni dagli altri.
La ricerca scientifica arrivò alla conclusione che la nostra complessità era data non solo dal nostro DNA, ma anche dal DNA dei batteri che vivono all’interno del nostro corpo. Concentrandosi sui batteri scoprirono che un batterio contiene regolarmente il 15% o più dei geni di altri batteri.
Io ogni volta che penso ai miei mi immagino un po’ le scene del cartone animato “Siamo fatto così” dedicata proprio al funzionamento del corpo umano, tutti quei simpatici abitanti tutti diversi fra loro che hanno una funzione specifica e che devono rimanere sempre in equilibrio per il nostro benessere. Io rimango fedele a ciò che il mio docente diceva sempre in merito a qualsiasi alterazione batterica ci fosse, anche quella intestinale “te prendi sempre i fermenti e poi aggiungi quello che serve per risolvere il problema”.
Voi tenetelo sempre a mente, ogni tanto prendete come buona abitudine quella di integrare dei fermenti lattici anche se state bene, almeno tre o quattro volte l’anno oppure usateli insieme alle vostre terapie antibiotiche, anche per un semplice mal di gola.
È di grande supporto nelle disfunzioni intestinali, proprio quelle che andiamo a trattare oggi. La stitichezza e la diarrea sono le disfunzioni che interessano un organo tanto grande come un campo da tennis. La lunghezza dell’intestino è stata oggetto di numerosi studi in quanto tende a variare in base al sesso e l’età. Si stima che l’intestino femminile è più corto di quello maschile di circa un metro e che dalla nascita dell’individuo inizia a crescere fino ai 20 anni quando si stabilizza.
Giusto un consiglio alle femmine, la prossima volta che un uomo vi dirà che vi ha dato la sua costola voi ricordatevi che Dio l’ha compensata con un metro di intestino… si fa per ridere eh…
Allora prendiamo in esame le disfunzioni:
La DIARREA consiste nell’emissione di feci liquide o poco formate con un aumento del numero di evacuazioni giornaliere. Se dura più di due settimane si parla di diarrea acuta e se addirittura si oltrepassa le quattro settimane viene definita cronica. Fastidiosa e invalidante, il prolungarsi della diarrea si ripercuote in modo negativo sullo stato di salute generale e sul benessere della persona, può essere accompagnata da sintomi vari come: crampi addominali, formazione dei gas, nausea, febbre e vomito. Le cause possono essere scatenate da uno stile di vita scorretto, alimentazione poco sana, intossicazioni o intolleranze, assunzione di farmaci che possono avere come effetto collaterale la diarrea; colon irritabile, cibi contaminati e fattori emotivi.
Possono le erbe venirci in soccorso a questo fastidio?
Certo che sì! Ci aiutano le erbe e l’alimentazione. Qualche giorno di dieta leggera con patate, carote lesse, carne bianca ai ferri e pasta o riso con parmigiano e un cucchino d’olio sono l’ideale, attenzione alle troppe fibre e se il fastidio è frequente un dietologo potrebbe essere di grande aiuto per imparare a conoscersi e conoscere gli alimenti migliori per il nostro organismo.
Bere dell’acqua non fredda per reidratarsi o meglio ancora delle tisane di zenzero, rosa canina, camomilla, ricordo anche la bevanda acqua e limone spremuto, il limone ha potere astringente, quindi si può bere e in casa c’è sempre.
Io suggerisco di usare dei buoni fermenti lattici o probiotici e intendo degli integratori che abbiano almeno un miliardo di cellule vive per ceppo, che possono resistere all’acidità dello stomaco e della bile per arrivare a destinazione “intestino” e avere la loro attività massima, cioè riprodursi. Si possono usare anche per periodi lunghi tanto non hanno controindicazioni.
Per riequilibrare la funzionalità intestinale si utilizzano i gemmoderivati di:
MIRTILLO: (vaccinium myrtillus) che hanno un azione antidiarroica e astringente ed e utili nel trattamento delle infezioni gastroenterite.
ALCHEMILLA: (alchemilla vulgaris) azione antisettica e astringente utile anche nelle emorroidi, ulcere intestinali e nevrosi intestinali.
TIGLIO: (tilia tomentosa) calma gli spasmi da intestino irritabile e gastrite.
Vi consiglio i gemmoderivati perché sono più delicati sulle mucose rispetto alle tinture madri. I gemmoderivati sono dei preparati di acqua e glicerina.
STITICHEZZA: è quasi sempre un disturbo funzionale. Si può parlare di stipsi vera quando il soggetto non evacua da almeno tre giorni, altrimenti si tratta solamente di disturbi dell’alvo. Le cause principali sono rappresentate da alimentazione troppo povera di fibre, vita eccessivamente sedentaria, alcuni farmaci, grave impoverimento della flora batterica intestinale, eccessive dimensioni del colon e fattori psicologici. I sintomi sono in genere atipici e assai sfumati, consistendo in senso di gonfiore addominale accompagnato talvolta da lievi dolori addominali diffusi e da disturbi digestivi.
PIANTE UTILI: psillio, glucomannano, lino sono utili a stimolare la produzione di feci dalla consistenza più morbida per la loro ricchezza di mucillagini. Si mette in mezzo bicchiere d’acqua tiepida due cucchiai di semi per alcune ore e si bevono prima di andare a letto.
MANNA o mannitolo usato in particolare nei bambini o neonati, è uno zucchero naturale che agisce contro la stipsi attirando acqua nel colon.
Anche la radice di LIQUIRIZIA e la MALVA hanno una leggera azione lassativa e frequentemente le troviamo nelle preparazioni galeniche in vendita.
LA SENNA, LA FRANGULA e il RABARBARO hanno una azione più decisa nella stitichezza andando ad attivare la peristalsi intestinale per l’evacuazione.
TISANA STITICHEZZA LEGGERA
MALVA fiori e foglie 40 gr
FINOCCHIO semi 20 gr
MENTA 10 gr
FRANGULA 20 gr
TISANA STITICHEZZA
SENNA foglie 30 gr
FRANGULA corteccia 30 gr
MALVA foglie e fiori 20gr
FINOCCHIO semi 10 gr
CAMOMILLA fiori 10 gr
L’ultima ricetta che voglio consigliarvi di fare è quella dei biscotti di zia Ivana. Li preparava per integrare qualche fibra, non sono da scorpacciata ma preparati e mangiati due o tre al giorno aiutano le funzioni intestinali.
Biscotti di zia Ivana
Crusca d’avena 200 gr
Farina di Farro 200 gr
Semi di lino 2 cucchiai + semi di psillio 2 cucchiai
Nocciole tostate e tritate 80 gr
Zucchero di canna 130 gr
Olio di girasole bio 100 gr
Latte di soia alla vaniglia 12 cucchiai
1 cucchiaino di lievito per dolci (o bicarbonato)
Mescolate i semi, le farine, lo zucchero le nocciole tritate e il lievito in una ciotola fate un buco nel centro e li aggiungete i liquidi, latte e olio e pian piano amalgamate fino ad avere un impasto da stendere su carta forno alto circa mezzo centimetro, prendete i vostri stampini e ricavate dei biscotti. Disponeteli in una teglia e fate cuocere per 15 min a 180 gradi. Fatemi sapere se vi sono piaciuti e se avete fatto qualche variazione. Postate sul profilo di MentaeRosmarino.
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VI CONSIGLIAMO: di non andare a raccogliere le piante in natura per non rischiare errori, e di affidarvi sempre al vostro erborista di fiducia. Quelli che vi proponiamo non sono consigli medici, quindi, specie per patologie specifiche, fate sempre riferimento al vostro medico curante prima di assumere qualunque prodotto.
*L’autrice Serena Remi, nata a Gavorrano, da 28 anni lavora nel settore del benessere come erborista e venditore al dettaglio di prodotti a scopo salutistico al negozio l’Erbolario di Grosseto al centro commerciale Maremà.