MARINA DI ALBERESE – Ha fatto tappa stamattina in provincia di Grosseto, a Marina di Alberese, nel cuore del Parco della Maremma il Clean Beach Tour l’iniziativa di pulizia delle spiagge che vede tra i protagonisti Legambiente e come testimonial Piero Pelù.
Il rocker fiorentino è tornato così in Maremma dopo la tappa del 2020 sulla spiaggia della Feniglia quando lanciò per la prima volta l’iniziativa per sensibilizzare sulla questione dei rifiuti abbandonati e sull’utilizzo eccessivo di plastica che si riversa nei nostri mari.
«Questa – ha detto Pelù – è ormai una vicenda che riguarda tutto il mondo non soltanto le spiagge toscane o quelle maremmane. C’è bisogno di cambiare il concetto di “usa e getta” che per decenni ha fatto parte della nostra società. Certo la pandemia, per esempio con l’utilizzo di mascherine, non ha aiutato ed è per questo che siamo qui a pulire la spiaggia per sensibilizzare sempre di più su questo tema. Per avere un cambiamento importante però bisognerà sempre di più coinvolgere i ragazzi delle scuole».
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All’iniziativa erano presenti anche gli alunni dell’istituto superiore Leopoldo di Lorena e alcuni bambini della scuola materna che hanno ripulito la spiaggia di Marina di Alberese. Nonostante che quella sia una delle spiagge del Parco e che si trovi in area protetta sono stati tanti i sacchi di immondizia raccolta che è arrivata sull’arenile direttamente dal mare.
Organizzata nell’ambito della storica campagna del cigno verde “Spiagge e fondali puliti”, e in concomitanza con l’avvio di Clean Up the Med, la campagna internazionale coordinata da Legambiente per bonificare spiagge, siti naturali e fondali marini del Mediterraneo, la quarta tappa del tour ha visto la partecipazione di un centinaio persone, tra volontari, associazioni e studenti, tutti rigorosamente distanziati e dotati dei presidi sanitari necessari per evitare il contagio da Covid-19. Insieme a loro anche il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, il direttore generale dell’associazione, Giorgio Zampetti, la professoressa Maria Cristina Fossi, in prima linea con il suo impegno scientifico nella tutela della biodiversità e nel contrasto alla plastica in mare, e il responsabile Agricoltura di Legambiente, Angelo Gentili. Raccolti complessivamente 40 sacchi di rifiuti, il 90% dei quali costituito da plastica.
“Con Piero Pelù torniamo sui litorali italiani per accendere i riflettori su un’emergenza che sembra finita nel dimenticatoio: l’enorme quantità di rifiuti abbandonati da cittadini maleducati e non raccolti da amministrazioni disattente, che si depositano sulle nostre coste e sui nostri fondali – ha dichiarato il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani – Sulle spiagge, continuiamo a trovare ancora troppo usa e getta. Anche nel pieno dell’emergenza Covid-19, dobbiamo cercare di ridurre l’uso della plastica monouso, che non è affatto sinonimo di maggiore sicurezza perché il rischio di contagio dipende dal rispetto delle regole e non dall’uso di prodotti riutilizzabili. È fondamentale recepire entro luglio la direttiva europea sulle plastiche monouso seguendo il modello vincente della normativa sui sacchetti della spesa, che in 10 anni ha ridotto il loro uso del 60%, prevedendo l’obbligo di materiali da avviare a compostaggio. Azioni come il Clean Beach ci consentono di rendere mainstream questo messaggio e di coinvolgere intere generazioni in una mobilitazione di massa in favore dell’ambiente. La musica e l’arte in generale – ha concluso Ciafani – sono da più di trent’anni nostri alleati. Ne è dimostrazione Festambiente, il festival nazionale dell’associazione che si svolge ogni anno in Maremma, unendo musica, cinema, arte e tradizioni ai temi ambientali, e che quest’anno si terrà dal 18 al 22 agosto. Il tempo della vera transizione ecologica è adesso e passa anche dalla cultura”.
Presente anche il presidente del Parco della Maremma Lucia Venturi.