GROSSETO – In piazza a fianco del popolo palestinese. La manifestazione, che si terrà sabato 15 maggio alle 10.30 in piazza Rosselli a Grosseto, è organizzata da Potere al popolo e aderiscono: Comitato per la Pace Grosseto, Rete dei Comunisti Grosseto, Collettivo Politico Laika, Partito della Rifondazione Comunista Grosseto, Partito Comunista Italiano Grosseto, Sempre in Lotta Grosseto.
«In occasione del 73° anniversario della Nakba – scrive Potere al popolo -, e in concomitanza con il riaccendersi della barbarie dell’entità sionista sulla popolazione palestinese, come Potere al popolo Grosseto invitiamo tutti in presidio in piazza della Vasca».
«In questi giorni la violenza delle forze di occupazione ha provocato nuove vittime sia in Cisgiordania sia nella Striscia di Gaza, nelle ore in cui le strade di Gerusalemme Est sono attraversate dalle proteste contro la confisca delle case e delle terre, che proseguono sotto gli occhi complici di UE e NATO complici. Una vera e propria pulizia etnica messa in atto sotto il controllo militare dei pochi lembi di terra lasciati ai palestinesi. Riteniamo necessario ovunque prendere posizione, esprimere solidarietà e stare al fianco della Resistenza del popolo palestinese, che da decenni non si dà vinto contro l’occupazione e la repressione in atto da più di 70 anni».
«Come circolo e federazione del Prc saremo domani in piazza a manifestare – gli fa eco Rifondazione comunista – e portare come sempre il nostro sostegno alla causa del popolo palestinese che da anni lotta per il diritto alla propria autodeterminazione e il riconoscimento a un proprio stato sovrano , la realtà è che invece un popolo senza patria si ritrova sottoposto al massacro da parte di una potenza nucleare come Israele che indisturbata continua a espandersi occupando e sfrattando persone arbitrariamente e a tutto ciò i palestinesi dovrebbero tacere, subire senza reazione alcuna ; cercano di difendersi come possono molte volte sassi contro armamenti ad elevata capacità distruttiva».
«Se qualcuno pensa che reagire contro chi tenta di cacciare altri dalle proprie terre e dalle proprie case sia terrorismo ci sentiamo in diritto e in dovere di dissentire per noi è diritto a difendere la propria esistenza. Perciò lontani da logiche cerchiobottiste sappiamo bene quando e da quale parte schierarci ,in questo caso lo siamo da sempre e ogni volta più convinti sia quella giusta».