GROSSETO – Anche Cna Grosseto supporta la campagna “Aperti per non chiudere più” lanciata per domani, sabato 1 maggio, da Confesercenti e Ascom, per chiedere una revisione delle regole in vigore per le attività di ristorazione.
“Le regole per la riapertura di queste attività – sottolinea Anna Rita Bramerini, direttore di Cna Grosseto – sono ingiustamente proibitive per una categoria profondamente colpita dalla crisi. I criteri e le condizioni imposte per la riapertura di bar, ristoranti, gelaterie e pizzerie, stridono con la possibilità che verrà concessa, da qui ad un mese circa, agli stadi per eventi sportivi e non fino ad un massimo di 1000 persone”. Anche per questo motivo Cna Grosseto supporta la campagna lanciata da Fipe-Confcommercio e Fiepet-Confesercenti, le maggiori associazioni rappresentative del settore, in concomitanza con il primo maggio, festa internazionale del lavoro.
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“Anche i nostri ristoratori chiedono di rivedere i distinguo tra fasce di colore o tra servizio all’interno e all’esterno, perché le imprese del settore hanno tutto l’interesse a far rispettare le regole ai loro clienti ed hanno fatto investimenti per rispettare le norme anticontagio”, spiega Bramerini.
“Legare la ripresa delle attività del settore al consumo al tavolo – aggiungono da Cna – solo all’aperto e con il rientro a casa previsto per le 22, senza poter servire al chiuso, almeno fino al 1 giugno, ci risulta incomprensibile. Tra l’altro questi provvedimenti incidono pesantemente anche sulle altre imprese della filiera agroalimentare, in modo particolare quelle della produzione, trasformazione e commercializzazione, che per tutta la durata della pandemia, pur garantendo l’approvvigionamento ai supermercati, hanno perso molto del fatturato legato alla fornitura per le attività di ristorazione”.
Inoltre, come ha sottolineato Cna Agroalimentare, nel decreto “Riaperture” non vi sono indicazioni per le attività di catering ed eventi in occasione di cerimonie civili e religiose, con un grave pregiudizio per le imprese.
Cna, quindi, chiede una revisione delle norme: “Siamo convinti che si debba agire nella legalità e che violazioni delle regole in essere non sono comunque accettabili. Per questo – conclude Bramerini – domani sosterremo questa iniziativa per far giungere al Governo anche il nostro appello affinché corregga queste indicazioni, mettendo davvero in condizione le imprese del settore di ripartire”.