GROSSETO – “Lasciando ad altri le polemiche montate ad arte e la facile retorica, i socialisti di Grosseto espongono la loro visione sui problemi che il Covid-19 ha comportato sul mondo della ristorazione. Il Psi, rispetto agli ultimi due Governi, ha sempre sostenuto le legittime esigenze degli imprenditori del commercio, ed in particolarmente quelli piccoli e medi, considerando che i settori di bar, ristorazione e alberghiero (ma anche il commercio in generale) sono fra i settori più colpiti dalle conseguenze economiche della pandemia”. Lo scrive, in una nota, la federazione provinciale del Psi di Grosseto.
“Il Psi di Grosseto – si legge nella nota – raccoglie i suggerimenti utili e i lamenti di sofferenza che provengono da tali settori produttivi e li rilancia, rivolgendo, tramite la propria rappresentanza in Parlamento, un appello al Governo Draghi affinché la riapertura di tali attività sia accompagnata da misure logiche e ragionate col buon senso. Infatti, si deve tenere conto che non tutte le attività di ristorazione sono dotate di posti all’aperto, e quelle che ce l’hanno sono peraltro sottoposte al rischio delle intemperie, per nulla irrilevante in periodo primaverile, ma anche in quello estivo (si pensi ai tipici temporali di calore)”.
“Una possibile soluzione – afferma il Psi – potrebbe essere quella di autorizzare anche il servizio al chiuso, ma con l’applicazione rigorosa dei protocolli sanitari, che comunque consentano ai gestori di poter lavorare (fra i suggerimenti che raccogliamo ci sono quello di avere qualche tavolo in meno ma più distanziati, consentire senza problemi il servizio alle famiglie, sanificare spesso gli ambienti). Siano delegati anche i Comuni al controllo del rispetto di tali protocolli, considerando che forse gli assembramenti incontrollati all’aperto sono più forieri di rischio sanitario rispetto all’accesso controllato ai locali dei ristoranti. Quindi utilizziamo anche i “vigili di quartiere” (a proposito, a Grosseto, che fine hanno fatto?). Siamo in ogni caso convinti che i gestori abbiano comunque l’interesse a seguire i protocolli sanitari, come già ha fatto chi si è potuto permettere di organizzare il servizio di asporto o la consegna a domicilio”.
“Sul coprifuoco, anche qui rivolgiamo un appello al Governo – conclude il Psi – la misura scelta recentemente non è logica ed è troppo limitante, dovrà perciò essere rivista. Siamo convinti che ciò accadrà. Inoltre proponiamo che lo Stato Italiano, utilizzando le risorse che potrà reperire anche in ambito europeo, preveda uno sgravio fiscale per questi settori per fasce di reddito per i prossimi tre anni. La ripartenza del commercio e del turismo è un punto fondamentale per il paese, e il momento per farlo è ora, perché l’estate dia la svolta alla ripresa economica. Il Psi proporrà questi punti programmatici al Governo Draghi certo della sua sensibilità rispetto all’economia dell’Italia”.