GROSSETO – «Il baratto amministrativo è un importante aiuto nei confronti di cittadini in difficoltà economiche, uno strumento concreto e moderno contro il degrado urbano, oltre che un incoraggiamento alla diffusione del senso civico attraverso attività di pubblica utilità e, non ultimo, un vantaggio per il Comune che recupera così crediti inesigibili» a dirlo Anna Bardelli, Alice Botti, Katia Signorini dell’associazione Grosseto al centro.
«Il baratto amministrativo consente a persone in difficoltà economica di “pagare” alcune tasse comunali (ad esempio la tassa sui rifiuti) svolgendo lavori utili per la collettività, come la cura delle aree verdi, l’imbiancatura delle aule scolastiche, piccoli lavori di manutenzione ecc… È una possibilità a cui si accede secondo una graduatoria che considera fattori come l’Isee, la condizione di disoccupazione, la numerosità del nucleo familiare, la presenza di persone con disabilità, i genitori soli con minori a carico».
«In periodo di Covid bisogna aiutare i cittadini in tutti i modi possibili. Nel 2015 Grosseto al centro promosse una petizione al sindaco di Grosseto, con cui 1500 grossetani chiedevano l’istituzione di questo strumento nel nostro Comune e l’anno dopo chiedeva un incontro pubblico (ahinoi mai avvenuto) con il sindaco per la presa d’atto di una bozza di regolamento da sottoporre alla discussione del Consiglio comunale« prosegue l’associazione.
«Ancora nel 2018, i promotori della petizione richiedevano un incontro al sindaco per fare il punto della situazione visto che dopo più di due anni il ritardo formale appariva sostanziale “derubricazione” dell’importante richiesta popolare. Nello stesso anno le dichiarazioni del consigliere Pasquale Virciglio, l’allora presidente della II Commissione consiliare, facevano pensare che ci fosse un reale interesse da parte dell’amministrazione. Ma ancora una volta la volontà espressa dai 1500 grossetani fu “insabbiata”. A febbraio 2019 risale l’ultima richiesta di incontro col sindaco; poi, la tragedia Sars-Cov-2».
«Ora, quindi, ancor più di prima, bisogna avere coraggio nell’affrontare le problematiche dei cittadini aggravate dalla pandemia. Sono trascorsi cinque anni, quasi tutta la legislatura di codesta amministrazione, dalla richiesta al sindaco di promuovere tale strumento sul nostro territorio comunale. Abbiamo ovviamente capito bene, noi promotori della petizione, insieme ai 1500 firmatari, che l’attuale sindaco non vuole il baratto amministrativo nella nostra città».
«Tutto legittimo, ovviamente; come pure la nostra insistenza: noi ci crediamo! La visione che abbiamo di Grosseto si concentra prima di ogni cosa sulle persone. Una comunità, purtroppo, economicamente svantaggiata come la nostra, deve poter disporre di ogni strumento per ristorare (parola tristemente venuta alla ribalta in questo periodo) i suoi cittadini. Usato ed incentivato nei giusti termini, il baratto amministrativo può dare un aiuto concreto ai più sfortunati. Utilizziamolo!» conclude Grosseto al centro.
Al seguente link la proposta di regolamento comunale redatta da Grosseto al centro per adottare anche a Grosseto il baratto amministrativo: https://drive.google.com/file/d/1_TdEPAZaWNpvVFjwcpuMRocBDu5CI-lo/view