MAGLIANO IN TOSCANA – “Con l’approvazione della convenzione urbanistica all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di giovedì prossimo, l’ecomostro dell’ex Molino di Magliano in Toscana avrà i giorni contati. Dopo anni di parole, finalmente, giungiamo alla fase attuativa”. Così il sindaco di Magliano in Toscana Diego Cinelli annuncia l’ultimo passaggio burocratico che permetterà, entro massimo un anno, di liberare le Mura del borgo dalla costruzione mai terminata situata a ridosso dell’antico manufatto.
“E’ un impegno che avevamo preso in campagna elettorale – prosegue il sindaco – e che questa amministrazione ha voluto perseguire fino in fondo. Con una variante la nuova proprietà otterrà delle volumetrie altrove ed in cambio, abbatterà l’ecomostro e cederà l’area al Comune realizzandovi, a scomputo degli oneri di urbanizzazione, dei posti auto ed un’area destinata a verde pubblico. La costruzione si trova adiacente ad uno dei più bei tratti delle Mura di Magliano”.
“Fu evidentemente un errore – aggiunge Cinelli- autorizzare quello che è un vero e proprio scempio cui noi oggi, nonostante i lunghi tempi della burocrazia, abbiamo voluto porre rimedio. Nel giro di pochi mesi, con l’abbattimento della struttura, avremo già un primo risultato, subito dopo procederemo per rendere più accogliente l’area con alcuni posti auto e, soprattutto, con un’area verde che esaltino la vista delle Mura e ne facciano godere ai maglianesi ed ai turisti”.
“L’ecomostro, alla sua realizzazione, aveva destato scandalo a tutti i livelli – ricorda Cinelli -. Ci furono proteste e interrogazioni. Personalmente ho sempre condiviso le ragioni di chi era contrario alla struttura e così ha fatto la mia amministrazione che ha lavorato per raggiungere l’obiettivo. Non era facile, ma anche grazie alla disponibilità della nuova società ci siamo riusciti”.
“Da giovedì dopo il consiglio comunale, che spero approvi la convenzione all’unanimità, potremo dire di avercela fatta ed attendere solo le ruspe che completino l’opera, facendo anche sì che dalle prossime campagne elettorali questo obiettivo non sia più nei programmi dei vari candidati”, conclude Cinelli.